Ha 16 anni e quando ne aveva due i medici dissero che, con molta probabilità, Jacob Barnett non sarebbe mai stato in grado di badare a se stesso perché affetto da una grave forma di autismo. Adesso quel bambino è cresciuto e non solo parla, ma minaccia di sconquassare tutte le conoscenze fisiche finora conosciute. Secondo la BBC, l’adolescente, che vanta un QI di 170, è sulla strada giusta per poter vincere un Nobel, un giorno. Dal momento in cui si è iscritto all’Indiana University-Purdue University di Indianapolis (IUPUI), all’età di 10 anni, per Barnett è stato un crescendo: ha stupito i suoi professori, i colleghi e la famiglia con la sua spettacolare intelligenza, secondo un rapporto del Time del 2011, Barnett ha affermato che un giorno potrebbe confutare Teoria della Relatività di Einstein. Barnett non brilla solo negli studi, ma anche nel campo della solidarietà. Come riporta l’ Huffington post infatti gestisce insieme alla sua famiglia un ente di beneficenza chiamato Jacob’s Place per aiutare i bambini con la sua malattia, ha usato la sua storia per sensibilizzare l’opinione pubblica e sfatare i miti sull’autismo. “Non dovrei essere qui”, ha detto l’anno scorso nel corso di un discorso a New York City. “Sapete, mi avevano detto che non avrei mai parlato”.
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