Vi piacerebbe andare in pensione a 24 anni? Ebbene il giovane protagonista della storia che vi stiamo per raccontare ci è riuscito. Sembra incredibile, ma è tutto vero. E lui assicura che, seguendo i suoi consigli e le sue indicazioni, chiunque può riuscirci. Il giovane, oggi 26enne, ha spiegato quando e come ha avuto “l’illuminazione” e raccontato tutto sui social.
Il ragazzo in questione ha deciso di smettere di lavorare all’età di 24 anni. Nel corso degli anni è riuscito a mettere da parte un bel gruzzolo, circa 600mila euro. Così adesso si gode la pensione. Come ha fatto? Lui stesso lo ha raccontato ai follower del suo profilo Instagram. E i suoi consigli, a quanto pare, funzionano anche in tempi di crisi.
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Chi è e cosa ha fatto Mike per andare in pensione a 24 anni
Mike Rosehart, questo il nome del giovane, ha spiegato a The Mirror: “Il segreto per andare in pensione presto? Bisogna cercare di spendere meno e risparmiare. Naturalmente la parte difficile è riuscire a farlo. La maggior parte di noi non riesce a resistere a Starbucks, al viaggio all’estero o al nuovo telefono. Come fare per riuscirci? Bisogna cercare di riempire il tempo con gli hobby”.
Mike ha deciso di andare in pensione così giovane quando studiava alla Ivey Business School in Ontario, Canada, nel 2010. L’illuminazione dopo aver letto “Early Retirement Extreme”, un libro sull’indipendenza finanziaria: “Ero al primo anno di università e stavo lavorando a un progetto sulla psicologia della felicità. Sono entrato in un tunnel spaziale e mi sono imbattuto nella lettura di Jacob Lund Fisker. La sua tesi è che chiunque può andare in pensione in poco tempo. Ho capito che ciò che ti rende felice è la libertà e la capacità di fare ciò che vuoi nella tua vita”.
Mike è riuscito così a mettere da parte oltre 600mila euro e ad andare in pensione a 24 anni: “Io e mia moglie Alyse stiamo insieme da quando avevamo 16 anni – ha aggiunto – Abbiamo risparmiato anche sul matrimonio. In che modo? Abbiamo trovato una location che offre un accordo dove è possibile celebrare il matrimonio gratuitamente solo se si rispetta il numero degli invitati. Per contenere i costi abbiamo ridotto il numero degli ospiti a circa 80 persone”.
