Royal Caribbean, il colosso delle navi da crociera è nella bufera dopo il caso scoppiato a causa di telecamere nascoste all’interno dei bagni private di alcune cabine che hanno portato alla condanna di un uomo. A posizionarle un ex dipendente che si è dichiarato colpevole. A scoprire quanto successo, un passeggero. Una scoperta del tutto occasionale fatta lo scorso 25 febbraio e che ha messo in moto la macchina della giustizia con la palla che è finita in mano subito agli avvocati.
La produzione dei documenti è ingente e tale da togliere qualsiasi dubbio sull’accaduto. Il primo ritrovamento è avvenuto “sotto un lavandino all’interno di un bango a bordo della Symphony of the Seas della Royal Caribbean”. Un dispositivo che poi è stato identificato come di proprietà di Arvin Mirasol per registrare segretamente i passeggeri”.
Telecamere nascoste nei bagni di una nave da crociera, riprese oltre 900 persone
Le vittime sarebbero oltre 900. Le forze dell’ordine hanno trovato numerosi video di bambini di età compresa tra i 2 e i 17 anni. Le autorità hanno scoperto come Arvin Mirasol abbia installato le telecamere nelle cabine dei passeggeri nel dicembre del 2023. “In base alle informazioni, Mirasol ha caricato delle immagini del querelante mentre era nudo, in momenti di intimità, sul web senza il consenso del querelante”.
Il dipendente si è dichiarato colpevole di produzione di materiale con nudità di minori ed è stato condannato a 30 anni di carcere. Una donna del New Hampshire con cui ha parlato la NBC6 racconta come lei, insieme al marito e al figlio di 13 anni siano tra le tante vittime.”Abbiamo un ricordo di lui che era molto irremovibile nel voler entrare nella nostra cabina e voleva riempire il distributore di sapone che si trovava nella doccia, a questo punto per piazzare le telecamere”, ha detto la donna.
Oltre a posizionare telecamere nascoste nei bagni, alcuni testimoni affermano che “Mirasol ha anche affermato che mentre gli ospiti facevano la doccia, entrava nelle stanze e si nascondeva sotto il letto mentre li riprendeva nudi con il suo dispositivo cellulare”.