Si era accorto da un paio d’anni di avere un neo sospetto sul viso, tra il collo e la guancia, in prossimità dell’orecchio. Così un 50enne bellunese aveva prenotato una visita dermatologica all’Usl di appartenenza, seguendo il consiglio di un medico che lo aveva precedentemente visitato. “Non c’è niente di cui preoccuparsi – gli avevano detto – torni fra dodici mesi”. E invece.
(Continua a leggere dopo la foto)

Nello stesso anno, ecco la drammatica scoperta: altro che neo, quello che aveva sulla faccia era un tumore, oltretutto maligno. Per questo ora l’uomo, un 50enne sposato e con dei figli, ha denunciato l’azienda sanitaria e il medico che non lo avrebbe sottoposto ad accertamenti, chiedendo un milione e mezzo di euro di risarcimento danni. A riportare la storia è stato Il Gazzetino locale.
L’operazione gli ha infatti deturpato il viso e l’uomo ha subito anche diversi cicli di chemioterapia e ha una situazione clinica che non è ancora finita. Secondo i legali dell’uomo sarebbe bastata una dermatoscopia in quella visita all’Usl per evitare il peggio. L’inchiesta della procura di Belluno con l’ipotesi di lesioni colpose si è chiusa con una richiesta di archiviazione, ma la causa civile per il maxi-risarcimento deve ancora prendere il via.
“Se il medico scrive male, si muore di più” e altre 9 cose che “sa” solo il web