Fino a qualche anno fa una patologia del genere era praticamente inesistente. Si è generata per colpa dell’avvento del telefonino (adesso smartphone) e da quel momento in poi ha mietuto sempre più “vittime”. L’hanno battezzata “Neck SMS” (questo il suo nome originale) ed indica l’abitudine di stare costantemente chini sul cellulare, tablet, ad inviare messaggi, chattare, giocare ai videogiochi. Lo stare costantemente con la testa verso il basso produce curvature alla colonna vertebrale, producendone, alla lunga, effetti molto importanti. È la patologia dei nostri tempi, hanno affermato i medici increduli riguardo i numerosi casi analizzati e schedati negli ultimi anni. I più colpiti, secondo le statistiche recenti, sono i giovani, ragazzini ed anche bambini sotto i 10 anni. Sarah Atchison, nativa del Colorado, USA, ha solo 14 anni ed è uno di questi casi. Dopo essersi lamentata con la madre di dolori costanti al collo, alle spalle e alla schiena, andò in ospedale e lì fu inserita in una lista già ampia e crescente di casi simili. Ora lei ha intrapreso terapie fisiche per cercare di recuperare la forma naturale della colonna vertebrale, cosa non semplice vista la sua situazione di partenza. (Continua dopo la foto)
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Secondo un articolo al riguardo del Washington Post, la “Neck SMS” sta diventando una vera e propria epidemia e la prevenzione deve necessariamente interessare genitori, insegnanti; tutti coloro cioè che vivono a contatto con i ragazzi. E in Italia la situazione non è certo migliore: se nel dicembre 2016 un’indagine dell’Asl 5 su 1100 studenti del Parentucelli-Arzelà ha decretato il 90% dei ragazzi “schiavi” delle nuove forme di comunicazione, il pericolo per la crescita si chiama postura. E i rischi sono tanto trascurati quanto elevatissimi. “Per comodità e per non sentirci fuori dal mondo siamo portati a assecondare le innovazioni tecnologiche, che però vanno molto più veloci di quanto il nostro fisico riesca a gestire. È questo il caso della mania social che dilaga mediante cellulare – spiega la posturologa Antonella Principe – Facebook, Instagram, Twitter, sono sempre più legati agli smartphone, senza dimenticare anche le conversazioni chat sms o WhatsApp”. (Continua dopo le foto e il video)
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“Questa dipendenza – continua – ci costringe ad una innaturale postura del sistema collo-testa anche per lunghi periodi. In media trascorriamo tutti al cellulare almeno 2 ore al giorno, ma negli under 30 si raggiungono picchi di anche 4 ore”. Qual è il pericolo? “Una possibile infiammazione della regione cervicale con modifiche posturali che si ripercuotono all’intero organismo – spiega – e, in casi più gravi, può provocare vere e proprie lesioni. Si parla di text neck, ossia della sindrome da abuso di smartphone o tablet con posture scorrette del capo e del collo che causa lesioni da stress”. Occhio quindi, se vedete i ragazzi troppo “curvi” su quei maledetti device, forse è il caso di intervenire per tempo.
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