Mangia e… scappa! Pranzo di fidanzamento con maxi bidone da 4mila euro. La famiglia Levak ha organizzato una festa invitando 120 persone. Tutto è filato liscio fino al momento del conto quando, con la scusa di andare a salutare gli invitati, sono tutti spariti.
La curiosa storia, avvenuta nel febbraio del 2010 al ristorante Tegorzo di Alano di Piave (Belluno) la racconta Il Messaggero. Forse il conto verrà saldato solo a oltre 5 anni di distanza, perché il ristoratore ha portato la famiglia davanti al giudice. Ieri sono stati sentiti a processo per concorso in insolvenza fraudolenta Eros, 24 anni, Guido (50), Colombo (44) e Rodolfo (40) Levak, tutti di etnia rom e residenti nel Trevigiano (Castelfranco, Paese, Oderzo e Istrana).
Il giudice ha rinviato l’udienza di 4 mesi al 24 settembre prossimo. Secondo l’accusa avevano organizzato un sontuoso banchetto in stile gipsy. Si erano presentati al ristorante con un adeguato anticipo, per scegliere con cura il menù e avere il preventivo. Difficile pensare al trucco: avevano lasciato nome, cognome e telefono. Il giorno del pranzo tutto bene fino al termine del ricevimento, quando i due festeggiati si dileguano. Non si fanno più sentire, nemmeno nei giorni seguenti e il telefonino risulta irraggiungibile. Scatta la denuncia e le indagini alla fine li rintracciano. Ora sono passati più di 5 anni e ieri c’è stato un rinvio a fine settembre, alla soglia dei 6 anni di distanza. Per il ristoratore l’ennesima beffa.
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