Morta di setticemia a 13 anni: è la storia di Jemma-Louise Roberts, un’appassionata nuotatrice statunitense che ha contratto la malattia mentre si allenava in piscina. Come spiega il Daily Mail, Jemma si è allenata nonostante il ciclo mestruale. Qualche giorno dopo, mentre era in vacanza con la sua famiglia, Jemma ha iniziato ad accusare malori: prima un forte mal di stomaco, poi nausea e dissenteria, poi svenimenti. Portata in ospedale, i medici le hanno diagnosticato un banale virus intestinale. Ma le sue condizioni sono peggiorate rapidamente drammaticamente.
(continua dopo la foto)
![](https://www.caffeinamagazine.it/wp-content/uploads/2015/11/jenna.jpg?x95137)
Una nuova diagnosi medica molto più approfondita ha verificato che la ragazza era affetta da sindrome da shock tossico causata da un batterio collegato all’utilizzo dei tamponi. La giovane atleta è stata ricoverata ma, nonostante le intense cure mediche, non è riuscita a salvarsi ed è morta di emorragia cerebrale. Evidentemente non le erano stati spiegati i rischi che correva indossando un tampone.
Le amputano una gamba a causa di un assorbente: ”Ecco perché ho fatto causa all’azienda”