Un battito d’ali. Tanto è durata la vita di Hope. Appena 74 minuti. Un destino segnato da una diagnosi atroce quando era ancora nella pancia della mamma: anacefalia, nessuna speranza di sopravvivere. Però i genitori, Emma e Andrew Lee, di Mewmarket che aspettavano una coppia di gemelli, non se la sono sentita di spegnare quella vita che sarebbe, al contrario, durata quanto poteva. Hope era loro figlia. Di più poteva salvare delle vite. Da lì la decisione di donare gli organi della figlia, i reni in particolare che, data la loro elasticità, possono essere trapiantati anche da un neonato a un adulto. Così, riporta il Daily mail, nei giorni scorsi la bambina ha visto la luce qualche minuto prima del fratellino: “Mi ha stretto un dito con la manina – racconta il padre – e dopo aver sentito quel calore non so se sarei riuscito a fare una scelta del genere”. La più dolorosa, forse la migliore con Hope che, in qualche modo, continuerà a vivere.
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