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Madre rancorosa e non protettiva: il “nuovo” volto di Diana

Metti una biografia di Harry e (inevitabilmente) devi parlare di sua madre. Figura sempre dominante, almeno nell’interpretazione dei fatti, e ingombrante. A giorni uscirà il libro Prince Harry: Brother, Soldier, Son, scritto dal biografo “reale” Penny Junor e racconterà i tormenti profondi del principe trentenne, ripercorrendo la sua vita attraverso il suo rapporto con la madre. Un’anticipazione è fornita dal Daily Mail  con una chiave di lettura non banale: com’è cresciuto il principe Harry considerando le turbolenze che hanno interessato la sua famiglia? E l’autore cerca la risposta nella vita di Lady Diana. Harry è cresciuto senza il conforto materno. C’è stato un periodo in cui ha perso il controllo, in cui era finito in una spirale mortale, dove i traumi di un’infanzia difficile si era combinata al dolore per la morte della madre, così spettacolare da non permettergli alcuna intimità. Aveva dovuto sopportare i disordini alimentari di Diana, i litigi familiari, le conversazioni scabrose di Carlo. Junor precisa che, diversamente dalla convinzione di Diana Spencer, non c’era un piano per screditarla, in seguito alla separazione. Carlo, difatti, aveva dato specifiche direttive al suo staff per far in modo che niente e nessuno la mettessero in cattiva luce. Eppure Diana ne era certa e mandava messaggi minacciosi a chiunque, anche ai suoi segretari e ovviamente a Camilla, la sua rivale. Fino al punto di chiamarla di notte per dirle che «ho mandato qualcuno a ucciderti. Stanno fuori, nel tuo giardino. Guarda dalla finestra: li vedi?».
Il carattere non semplice di Harry si è formato tra queste difficoltà familiari. Diana aveva diverse relazioni extraconiugali e non risparmiava i suoi dolori ai figli. Junor scrive che tra metà degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 Carlo e Diana non sopportavano nemmeno di stare nella stessa stanza. Diana confidava le sue sofferenze ai figli e cercava il loro conforto, sebbene fossero dei ragazzini. E, aggiunge il biografo, li usò spesso nella guerra a Carlo. Un altro momento difficile per il secondogenito. Quando Harry andò al prestigioso Eton College, Diana si era innamorata del capitano di rugby Will Carling. Alle sue partite ci portava i ragazzi. La relazione finì, come quella precedente con James Hewitt. Poi ci fu quella intervista dinamitarda. Non se l’aspettavano né i figli, né la famiglia reale, tantomeno la stampa. In televisione, per 58 minuti, Diana parlò delle sue tribolazioni, dei tradimenti, e fu vista da venti milioni di persone. Disse in tv cose che dei ragazzini non dovrebbero mai sentire. E nemmeno i loro compagnucci. In questi casi Diana non ragionò da madre.



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