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“Lo ha infilato nella vagina di notte e quando si è risvegliata stava morendo”. Fa una cosa banale, che fanno quasi tutte le donne, ma commette un errore gravissimo e dannoso per la salute. Quello che le è accaduto è orribile

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Certe volte le distrazioni possono costare care e addirittura compromettere la salute, se non la vita. Quello che è capitato a Molly Pawlett, una studentessa di 14 anni, è l’esempio di come la sbadataggine possa risolversi in un dramma. Come tutte le adolescenti, Molly che vive a Daventry, nel Northamptonshire, ha il ciclo mestruale e per comodità e praticità utilizzava gli assorbenti interni, ma quello che un oggetto così utile e semplice nella quotidianità di una donna le ha provocato è tremendo. Infatti la ragazza britannica si è sentita malissimo dopo aver tenuto un tampone per ben 10 ore, in pratica non lo ha cambiato prima di andarci a dormire. Era l’alba dello scorso 11 aprile quando si è svegliata e ormai aveva contratto la sindrome da shock tossico e gli organi erano in affaticamento. Questa malattia è causata della dall’esotossina del batterio Staphylococcus aureus, che si trova comunemente nel naso e nella vagina. Una delle cause può risiedere nel cattivo utilizzo degli assorbenti interni, ovvero quando non vengono cambiati con la giuste frequenza. (Continua a leggere dopo la foto)


Per questa ragione è molto importante tenere in considerazione i minimi sintomi che possono presentarsi. Come riportato dal quotidiano inglese Mirror, la ragazzina ha notato un’eruzione cutanea che un poco alla volta ha iniziato a diffondersi su tutto il corpo. La madre della 14enne ha capito subito di dover rimuovere il tampone e di dover portare Molly in ospedale. Appena arrivata, arrivata al pronto soccorso, i medici hanno subito capito di cosa si trattava e l’hanno curata nel miglio modo possibile e oggi la giovane è salva. (Continua a leggere dopo le foto)

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A seguito di questa brutta esperienza Molly e la madre hanno diffuso la notizia con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo pericolo: “In un primo momento ho pensato che Molly avesse un virus”, racconta la mamma. Molly però aveva un assorbente interno e quando l’ha tolto era già troppo tardi: l’infezione era in corso. I reni hanno avuto la peggio, ma in ospedale sono riusciti a salvarla: “Se non l’avessimo portata dai medici sarebbe morta”, conclude la donna.

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