Quanto può essere forte un’amicizia, ma sopratutto a quanto ci si può spingere per essa? Questa è la storia di una “fratellanza” distorta tra due ragazze, Milly Caller, 22 anni, e Emma Crossman, 21. La prima “era così ossessionata e infatuata dalla sua amica 21enne che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, anche aiutarla a suicidarsi”. Questo è quanto sostiene la Corte del Tribunale chiamata a giudicare la 22enne. La Crossman, con alle spalle un passato di depressione, droga e autolesionismo, è stata trovata morta soffocata nella sua casa a Sleaford, Lincolnshire, il 15 gennaio dello scorso anno.
(continua dopo la foto)
Otto mesi dopo la sua migliore amica veniva un’indagata per quella morte. Secondo la polizia infatti, è stata lei ad aiutare Emma a suicidarsi fornendo alla ragazza il gas per suicidarsi. Milly è diventata a quel punto la persona più giovane ad essere accusata di un reato simile in tutta la storia della Gran Bretagna. A rafforzare le ipotesi del tribunale, alcuni messaggi ricevuti ed inviati su Facebook nei giorni precedenti alla morte della ragazza, nei quali le due si chiedevano come trascorrere l’ultimo giorno insieme, in altri la Crossman chiedeva se l’amica si sarebbe presa cura del suo gatto.
Ti potrebbe anche interessare: “Segnato dal suicidio di mio padre”: Morgan scrive la sua vita. E sulla tv…