Si riducono a minimo le speranza di trarre di salvo cinque persone a bordo del Titan, il sommergibile di cui non si hanno più notizie da domenica mentre scendeva verso il relitto del Titanic, al largo delle coste del Canada. Come spiegato sui siti statunitensi, in caso di emergenza il sommergibile dispone di una riserva di ossigeno sufficiente per 96 ore circa, ma che ormai sono terminate.
L’imbarcazione, lunga 6,5 metri, ha interrotto le comunicazioni a meno di due ore dall’inizio del suo viaggio volto a osservare da vicino i resti del Titanic, il transatlantico naufragato il 15 aprile 1912 dopo una collisione con un iceberg. Il relitto, scoperto solo nel 1987 dall’esploratore Robert Ballard, si trova a più di due miglia (quasi quattro chilometri) sotto la superficie dell’Atlantico settentrionale.
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Titan, le ipotesi sugli ultimi momenti dei 5 passeggeri del sommergibile scomparso
Le ricerche del sommergibile Titan non si fermano, anzi restano “attive al 100%”, ha dichiarato il capitano Jamie Frederick, ma le speranze di trovare vivi i 5 occupanti vivi è ridotta al lumicino. Ora in tanti si fanno una domanda: “Cosa è successo all’interno del sommergibile?”. Come scrive il Daily Mail, l’aumento dei livelli di anidride carbonica potrebbe aver agito come sedativo e, quindi, i passeggeri potrebbero essere morti senza accorgersene, addormentandosi.
Ipotesi, certo, ma all’interno del sommergibile potrebbe essere andata via la corrente con la conseguente rottura dell’impianto di aerazione. Gli occupanti del Titan quindi potrebbero aver espirato e insipirato anidride carbonica che, una volta respirata nuovamente, diventa tossica. Una morte certa, che arriva dopo disorientamento improvviso, respiro accelerato e convulsioni. Gli esperti commentano questa ipotesi come la “peggiore che si possa mai immaginare. Uno scenario da incubo assoluto”.
Tra le varie ipotesi c’è anche quella del ritrovamento del sommergibile e dei corpi delle vittime. Si tratta di uno scenario raccapricciante. I corpi dei passeggeri potrebbero essere circondati dai resti delle varie secrezioni corporee. Si è parlato anche di incendio causato da un possibile cortocircuito e in questo caso i soccorritori potrebbero trovare le vittime carbonizzate.