Un’ustione del diametro di dieci centimetri che le ha divorato il cuoio capelluto e la carne, in alcuni punti arrivando fino all’osso. È il ricordo lasciato in testa a Noemi, una ragazza di Massa, da una tinta fatta dal parrucchiere. Le era stata regalata per il diploma, presso un salone di bellezza gestito da immigrati cinesi, e per lei era la prima volta. Quando ha sentito che durante il trattamento la testa le bruciava e si è accorta che usciva anche del fumo, è stata tranquillizzata dalla parrucchiera, come se fosse tutto normale. Ha anche pagato 77 euro. (continua dopo il video)
Arrivata a casa, però, come racconta un servizio delle Iene, i dolori sono continuati, ha iniziato a perdere sangue e capelli a ciocche. La giovane è finita in ospedale, reparto Grandi Ustionati, dove è stata medicata per mesi tutti i giorni e quindi ha dovuto anche rinunciare al suo sogno: studiare Lingue a Trieste o Perugia. I danni sono così seri che per riavere i capelli in alcuni punti della testa dovrà sottoporsi a un autotrapianto. Cosa è successo a Noemi? “Le tinture contengono ammoniaca e acqua ossigenata. Se si sbagliano le concentrazioni possono causare delle ustioni” spiega nel servizio il dottor vincenzo Gambino, dell’ospedale San Raffaele.(continua dopo la foto)

Sotto accusa sono finiti il tempo di posa della tintura e il cellophane messo in testa dal parrucchiere alla ragazza, che, spiega un esperto, crea un effetto “patata al cartoccio”. Meglio rivolgersi sempre a parrucchieri di fiducia e assicurarsi che utilizzino prodotti a norma di legge. Noemi è tornata con le Iene al salone di bellezza. Impossibile parlare con chi le ha fatto la tinta, che dice di non capire l’italiano, ma alla fine il gestore ha promesso: “Parlerò con l’avvocato, se abbiamo sbagliato noi la risarcirò”.