Non ce l’ha fatta la piccola Elisa. E’ volata in cielo dopo due mesi e tante sofferenze. La magistratura ha aperto un fascicolo per fare luce su questa triste storia. Nata prematura di sei mesi e ricoverata in terapia intensiva ad Elisa viene applicato un sondino per l’alimentazione, ma qualcosa va storto: un braccino della piccola va in necrosi e i medici glielo devono amputare. Un lungo calvario che si è concluso domenica. I sospetti sulle responsabilità o meno, saranno sciolti a inizio di novembre, quando arriveranno i risultati delle due consulenze mediche disposte dal pubblico ministero Attilio Pisani scrive il Corriere della Sera. La prima relazione dovrà chiarire se il sondino fu introdotto in modo sbagliato. La seconda dovrà invece fare luce sulle cause del decesso. In teoria i due eventi potrebbero anche essere distinti. Infatti, il magistrato ha sul tavolo due fascicoli. Uno riguarda l’operato dell’equipe sanitaria dell’Umberto I, dove si intervenne sul braccio. In questo caso la procura procede per il reato di lesioni colpose e ancora non ci sono indagati.
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