Si può incatenare un ragazzo di 12 anni costringendolo per 3 giorni a dormire in una chiesa perché la madre è convinto che sia posseduto dal diavolo? Evidentemente sì. Siamo in Perù, più precisamente a Tarapoto e la mamma in questione si chiama Deisith Tapullima Sangama. “Non parla e si comporta come un animale, deve essere la mano del diavolo”, ha detto la donna alle telecamere accorse subito sul posto una volta fuoriuscita la notizia.
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Nessuno ha pensato di dire alla madre che esistono anche tante vie di mezzo tra “lo stare bene” e l’essere “posseduti dal demonio”, che sia una malattia mentale, una forma di autismo, in quella chiesa non importa. La cosa curiosa di tutta questa storia è l’epilogo. Dopo 3 giorni di catena il ragazzo ha detto qualche parola e ha mangiato. Forse stufo della situazione, è riuscito a comprendere l’unica via di fuga possibile, dare a queste persone quello che volevano: un miracolo.
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