Papa Francesco non la smette di stupire. Nel suo ultimo giorno di visita pastorale negli Stati Uniti, diserta la cena a Washington con le autorità per incontrare i senzatetto. Scrive l’Huffington Post che prima di partire per New York, dove lo aspetta l’assemblea generale dell’Onu, ha visitato infatti il centro caritativo di una parrocchia, quella di St.Patrick, dove ha incontra un gruppo di senzatetto spendendo parole altamente toccanti: “Voi mi ricordate San Giuseppe – dice -. I vostri volti mi parlano del suo”. Nell’immagine usata dal Pontefice c’è il ricordo delle “situazioni difficili” che San Giuseppe affrontò, e soprattutto il fatto che Maria dovette dare alla luce Gesù “senza un tetto, senza una casa, senza alloggio”.”Il Figlio di Dio – rimarca parlando agli homeless – è entrato in questo mondo come uno che non ha casa. Il Figlio di Dio ha saputo che cos’è cominciare la vita senza un tetto”. “Perché siamo senza casa? – si chiede – Perché siamo senza un tetto? Sono domande che molti di voi possono farsi ogni giorno. Come Giuseppe vi domandate: perché siamo senza un tetto, senza una casa? Sono domande che sarà bene farci tutti: perché questi nostri fratelli sono senza casa, perché questi nostri fratelli non hanno un tetto?”. E la sua diventa una denuncia contro queste “situazioni ingiuste, dolorose”. “Non troviamo nessun tipo di giustificazione sociale, morale, o di altro genere per accettare la mancanza di abitazione”, rimarca davanti agli homeless, che comunque incoraggia dicendo che ingiustizie come queste “Dio le sta soffrendo insieme a noi, le sta vivendo al nostro fianco. Non ci lascia soli”. La parrocchia di St. Patrick assiste nel suo centro caritativo un gran numero di senza fissa dimora, duecento dei quali sono riuniti per la visita del Papa. Francesco, tra l’altro, benedice la cappella e poi la mensa. E stringendo la mano agli homeless prima di tornare in Nunziatura e poi partire per New York, augura loro anche “buon appetito”.
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