Il mistero del lago di Pusiano potrebbe avere una svolta, la vicenda che vide un giovane del luogo sparire inghiottito nel lago e il cui corpo non venne mai rinvenuto. Matteo Pina all’epoca dei fatti, era il 2004, aveva 23 anni, un giorno era sul lago di Pusiano a fare un giro in canoa insieme al cugino ma, una raffica di vento improvviso fece capovolgere l’imbarcazione e il ragazzo finì inghiottito dal lago. Le ricerche del corpo andare avanti mesi senza avere nessun risultato fino a quando, nel 2009 il tribunale ne decretò la presunta morte.
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Adesso una sensitiva di Abbadia Lariana, in provincia di Lecco, tale Rachele Ciappesoni sostiene di aver parlato con Matteo che le avrebbe detto il punto preciso dove cercare i suoi resti. La donna ha dichiarato: “Matteo mi ha parlato più volte, indicandomi il punto esatto dove si trova. Mi ha chiesto un aiuto: è disperato e non trova pace». La donna assicura di non aver mai conosciuto Matteo quand’era vivo e aggiunge che dei suoi «colloqui» ha già informato i familiari del giovane. I genitori sembrano rimanere chiusi nel dolore ma, la sensitiva è riuscita a convincere un gruppo di sub a immergersi nel lago nel punto indicatole da Matteo, sarebbero state rinvenute sul fondale ossa umane ora a disposizione delle autorità per capirne la provenienza. Nei prossimi giorni verrà eseguito il test del Dna ma, intanto la sensitiva ha dichiarato: “Se fosse lui, sarebbe un gran sollievo, perché quella famiglia avrebbe finalmente una tomba su cui pregare”.
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