“Una diffamazione di questa portata mi ha scossa. Ho sempre fatto il mio lavoro con estrema serietà e con molto amore, perché ero sinceramente affezionata ad Aldo e Marga”, racconta al Corriere della Sera. Tatjana Gjergo è rientrata a Trieste pochi giorni fa dagli Stati Uniti, dove vive la figlia Eda, astrofisica pure lei.
Nelle ultime due settimane è stata travolta dalle polemiche per il testamento di Aldo De Rosa, il vedovo dell’amatissima astrofisica Margherita Hack, che ha nominato lei, la badante, come unica erede. Aldo ha quindi escluso le tre associazioni animaliste che nel 2011 erano state indicate dalla moglie tra gli altri beneficiari dell’eredità. Di qui malumori, accuse neppure troppo velate e un pubblico processo sui siti online. Il rientro in Italia è stato doloroso. “Non è facile ritornare in queste stanze ormai vuote. Per fortuna con me c’è mia figlia Eda”.
A suscitare il peggior sospetto è il fatto che Aldo De Rosa abbia voluto scrivere un suo testamento olografo cinque giorni dopo la scomparsa della scienziata, tradendone in qualche modo le volontà per aver ignorato la donazione da lei prevista per l’Enpa, il gattile e il rifugio Astad di Trieste. “Come si può davvero pensare che abbia manipolato Aldo, solo perché aveva l’Alheimer? Chi lo ha conosciuto sa quanto fosse testardo, era impossibile – si difende Tatjana – convincerlo di qualcosa su cui non fosse d’accordo. Non avrei mai potuto fargli fare qualcosa contro la sua volontà, oltre al fatto che per principio non lo avrei mai fatto. L’ho sempre trattato con dignità e rispetto, come faceva Marga che chiedeva la sua opinione e gli rispondeva con pazienza. Aldo non voleva essere trattato come un oggetto inerte. Aveva dei desideri e io ho cercato di esaudirli fino alla sua morte”.
La signora Gjergo potrebbe comunque fare una donazione agli animalisti, in memoria di Margherita. “Qualcosa farò – assicura – ma non subito e non perché qualcuno se lo aspetta. Sono troppo turbata dal fango che mi è stato gettato contro, io e mia figlia siamo persone semplici”.
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