È una storia bellissima di sport, amicizia ed amore quella che arriva da Brescia, dove l’allenatore di una squadra dilettantistica si è rasato i capelli a zero in segno di solidarietà con un piccolo giocatore malato di alopecia.Il bambino, di undici anni, è affetto – riporta il Gionrlae – da una patologia che gli ha causato la perdita dei capelli: i compagni di squadra hanno iniziato a prenderlo in giro, chiamandolo “pelato”. Un dispiacere così grande che aveva spinto il piccolo calciatore a dire basta, chiedendo all’allenatore di non essere più schierato in campo. Una richiesta alla quale ha risposto così: andando dal barbiere e tagliandosi i capelli a zero: “al successivo incontro con la squadra mi sono presentato indossando una cuffia, proprio come fa il bambino – racconta – Ho spiegato loro le ragioni del mio gesto, poi ci siamo tolti entrambi le cuffie e siamo entrati in campo.” Ma c’è un ultimo dettaglio che, se possibile, fa questa storia ancora più esemplare. L’allenatore ha chiesto ai giornali di non essere citato, perché “in questi casi contano le azioni e il messaggio che danno, non chi le fa”. Davvero complimenti. Chapeau
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