Storia choc che arriva da Padova: il padre di una bimba di 6 anni, d’accordo con la madre, le bruciava la base del collo con un cucchiaio arroventato, oppure le infilava la mano dentro una padella messa sul fornello acceso. Ora i coniugi, di origine filippina, sono accusati di maltrattamenti in famiglia, violenze e percosse ai figli con lesioni gravi. Ora ai due, oggi cinquantenni, è stata tolta la patria potestà su tutti e quattro i figli.
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Ma perché facevano subire quelle angherie alla piccola? Loro sostengono che non hanno mai maltrattato e picchiato i figli, quello che facevano era per ”ragioni punitive ed educative”. Si legge nelle accuse che ”il padre per ragioni più futili e banali picchiava sistematicamente la figlia utilizzando anche manici di scopa e cinture; in diverse occasioni le bruciava le nocche delle dita delle mani o la base del collo con un cucchiaio arroventato sul fuoco, oppure la minacciava, dopo aver arroventato il cucchiaio, di bruciarle le parti intime; in un’occasione invece le infilava la mano dentro una padella posta sul fornello acceso; altre volte, per ragioni punitive e educative, la faceva denudare e le manipolava i genitali esterni; spesso, inoltre, sempre a scopi educativi, la costringeva a fare docce fredde anche d’inverno oppure le imponeva di mangiare fino a vomitare”.