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Fuggito dalla Siria, vendeva penne ai semafori con la figlia in braccio per sfamare la sua famiglia. Ora la sua vita è cambiata totalmente: è diventato ricco

  • Storie

 

Da venditore di penne ai semafori a ricco imprenditore. Questa è la favola di Abdul Halim al-Attar, 33 anni. Abdul, rifugiato dalla Siria, qualche tempo fa era stato fotografato mentre vendeva penne nelle strade di Beirut. Ed è stato proprio quello scatto che ha cambiato per sempre la sua vita. Oggi, infatti, è il proprietario di tre aziende in città, un panificio, un negozio di kebab e un piccolo ristorante dopo dà lavoro a 16 profughi siriani. Ecco cosa è successo.

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Questa immagine che ritrae il 33enne con la figlia addormentata in braccio, mentre, nonostante il caldo torrido, vende penne agli automobilisti, è diventata virale la scorsa estate e ha scaldato i cuori di tutto il pianeta. Tutto è partito dall’idea di Gissur Simonarson, giornalista e sviluppatore web norvegese, che, per aiutare Abdul e la sua famiglia, ha creato l’account Twitter @buy_pens e aperto una campagna di crowfunding. L’obiettivo era arrivare a 5000 dollari in tre mesi, ma alla fine i soldi raccolti sono stati ben 188.685 dollari. ”Non solo è cambiata la mia vita, ma anche quella dei miei figli e delle persone in Siria che ho aiutato, donando circa 25.000 dollari a parenti e amici”, ha detto Abdul. Il fortunato 33enne, oltre ad aver aperto tre locali, grazie a quei soldi ha lasciato il monolocale in cui viveva e si è trasferito in un appartamento con due camere da letto. ”Sono davvero felice nel vedere che Abdul Halim al-Attar ha aperto un ristorante e i suoi figli sono ben curati, però sono sfiduciato dopo aver visto la difficoltà e le complicazioni per erogare i soldi ai rifugiati impossibilitati ad aprire un conto bancario in Libano. Penso che sarà la mia ultima raccolta fondi”, ha sottolineato invece Simonarson.

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