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Fa a pezzi madre e sorella e le nasconde in un sacco: ”Erano due streghe…”

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”Ho fatto a pezzi mia madre e mia sorella”. Questa è la confessione choc di Anastasia Lechtchenko, 19enne di Tijuana, Messico, ma di origini russe, diffusa dagli inquirenti con un video in cui la ragazza ammette di aver ucciso la madre Yuliya e la sorella Valeria, rispettivamente 48 e 13 anni. Il movente, poi, è ancora più tremendo. La ragazza ha ammesso, senza la minima traccia di pentimento, di averle sgozzate perché ”erano due streghe e mi facevano male con le loro stregonerie. Dopo aver fatto a pezzi i loro corpi, li ho nascosti in una discarica fuori città”, ha detto.

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Una confessione che ha scosso tutto il Messico. I corpi di Yuliya e Valeria sono stati ritrovati lo scorso 10 giugno, all’interno di alcuni sacchi di plastica e, secondo la polizia messicana, Anastasia avrebbe ammesso la sua responsabilità, tre giorni dopo. Il suo legale, nel frattempo, riporta il quotidiano El Universal, continua ad affermare l’innocenza della ragazza e lancia accuse gravi alla polizia: ”Gli inquirenti sospettano che Anastasia abbia problemi psichici e sostengono che quel video sia una prova. In realtà, la perizia psichiatrica dice il contrario e quella confessione è stata estorta dopo che l’hanno drogata e violentata, altrimenti non si spiega quel particolare stato psico-fisico”.

La polizia messicana, però, respinge tutte le accuse e cita la testimonianza dei presenti durante a confessione. Inoltre, secondo gli inquirenti, ci sarebbero diversi motivi, al di là della stregoneria, per cui la ragazza poteva volere la loro morte, ecco perché escludono a priori un’eventuale richiesta di scarcerazione. Il caso ha spaccato in due il Paese tra innocentisti e colpevolisti, ma ci sono anche quelli che sostengono la tesi della confessione estorta dalla polizia attraverso la somministrazione forzata di sostanze psicoattive.

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