Il fastidio avvertito da un uomo di 42 anni ricoverato all’ospedale Vito Fazzi di Lecce era ‘’compatibile’’ con una banale puntura di zanzara. Ma poco dopo il prurito si è trasformato in un acuto dolore. L’uomo, giratosi sul fianco, ha visto una zecca attaccata sulla sua pelle. Una scoperta assurda, soprattutto se sei in un ambiente dove l’igiene è alla base di tutto. Il paziente, ricoverato nel reparto di otorinolaringoiatria, è stato costretto a fare tutto da solo togliendosi il fastidioso parassita dalla pelle. ‘’L’episodio — spiega Giovanni Gorgoni, il direttore dell’Asl di Lecce — mi è stato segnalato mercoledì scorso direttamente dal paziente con un messaggio privato su Facebook. La sera stessa ho inviato una segnalazione al direttore sanitario. Sono in attesa di ricevere una relazione per prendere provvedimenti’’.
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In una nota diffusa nel pomeriggio si esclude la presenza di un focolaio all’interno dell’ospedale. ‘’La ricognizione del reparto nella stessa serata per verificare presenze analoghe su altri letti ha dato esito negativo — afferma Gorgoni —, escludendo pertanto il rischio di un fantomatico focolaio. D’altra parte l’ipotesi focolaio è esclusa per le modalità tipiche di trasferimento delle zecche sugli uomini: dimorano sulla vegetazione comune di parchi e campi passando sugli animali, inclusi quelli domestici e di affezione, e da questi all’uomo per contatto, dove possono portare a conseguenze anche gravi a seguito di morso con suzione di sangue per diverse ore, evacuazione delle feci e rilascio del rostro sulla pelle dell’ospite’’.
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