Prima la uccise e poi si presentò al suo funerale. Questa è l’incredibile storia di Karen Severson che oggi ha 47 anni. Ne aveva solo 22 quando fu condannata per l’omicidio della sua migliore amica d’infanzia, la 17 enne Michelle ‘Missy’ Avila. La donna ha passato 21 anni della sua vita in prigione e oggi ha deciso di aprirsi in un’intervista al Daily Star, nella quale ha spiegato di come il giorno dei funerali della giovane vittima, si presentò anche lei per non destare alcun sospetto su un suo coinvolgimento nell’omicidio. Il fatto risale all’ottobre del 1985. Le due ragazze si erano conosciute casualmente durante l’infanzia: Missy aveva perso il gattino, Karen la aiutò a ritrovarlo. Da quel giorno diventarono grandi amiche ma con l’adolescenza le cose cambiarono: Missy, la più carina delle due, aveva spesso ragazzi attorno a sé, Karen non riscuoteva lo stesso successo.
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Ma a 14 anni Karen conobbe il suo primo amore. Restò subito incinta e fu costretta a lasciare la scuola per accudire il piccolo nato. Tuttavia la relazione con il fidanzatino iniziò a deteriorarsi. La colpa sarebbe stata proprio di Missy: la neo mamma un giorno vide infatti il ragazzo in atteggiamenti intimi con la sua ‘amica del cuore’. L’atroce vendetta si consumò qualche mese dopo: con l’aiuto di un’amica, Laura Doyle, anche lei condannata per concorso in omicidio, Karen uccise Missy, le rasò i capelli e nascose il cadavere sotto un tronco di un albero in un bosco. Il corpo della ragazza fu ritrovato in decomposizione diversi giorni dopo. “Quando venni a sapere che l’avevano ritrovata, iniziai a sentirmi male, ma fremevo per sapere tutti gli sviluppi dell’indagine – racconta la donna -. Ricordo che quel giorno passai il tempo a incoraggiare i suoi parenti, poi andai anche al funerale e mi comportai come se niente fosse, per non destare sospetti”. Alla fine, fortunatamente per la giustizia, le andò male.
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