Si chiama Mauricio Galdi, ha 27 anni e viene dal Brasile. Cosa ha di speciale? È l’ultimo uomo, ma solo in ordine di tempo, a voler diventare il ‘Ken umano‘, anche se nega e sostiene che sia venuto tutto in maniera naturale. Peccato che poi su Instagram, dove lo seguono 21mila persone, è boom di foto della trasformazione del suo corpo e di scatti in posa.
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E a ben guardare, già da bambino, Mauricio aveva una vera ossessione per le bambole Mattel. Figlio di un distributore cinematografico e di una casalinga, ha vissuto la sua vita in un quartiere borghese di San Paolo: ”Da piccolo invidiavo le ragazze che avevano le bambole – ha raccontato il ragazzo – Per loro giocare con Barbie e Ken era socialmente accettabile. Li vedevo e volevo fare la stessa cosa, ma non l’ho mai fatto per paura dei pregiudizi”.
La prima operazione a 17 anni, subito dopo al decisione di entrare a far parte del mondo del cinema: non era considerato abbastanza bello così, per sfondare, è andato sotto i ferri sottoponendosi a un intervento di rinoplastica e a iniezioni di polimetilmetacrilato per scolpire il viso. Ma sono stati solo i primi di otto interventi che gli hanno poi valso il titolo di ‘Ken umano’.
Ma Mauricio non è stato il primo a diventare famoso per la somiglianza con la bambola: prima di lui c’è stato un altro giovane brasiliano, Celso Santebañes, con cui, manco a dirlo, Mauricio è entrato in competizione, tra botta e risposta al veleno e, ovviamente, altre operazioni di chirurgia plastica per essere sempre più somiglianti a Ken. Ma poi a giugno il rivale, Celso, è morto per leucemia. Ora Mauricio dovrà però vedersela con il Ken americano, il newyorchese Justin Jedlica, famoso per essersi sottoposto a oltre 190 interventi di chirurgia estetica per somigliare al fidanzato di Barbie.
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