Per loro era a tutti gli effetti un collega. Per tutti, la popolazione, era un vigile del fuoco come gli altri: uno, insomma, che si butta veramente nelle fiamme per venire a salvarti o si mette a scavare sotto le macerie per tirarti fuori o avvisare gli altri. Alla fine, però, anche la sua ora è arrivata, lasciando tanto dolore e tanto vuoto in chi lo ha visto crescere. “Ci ha lasciato il Blu, labrador di 12 anni, apripista del Nucleo cinofili dei vigili del fuoco in Sardegna”. Con queste parole il Comando di Cagliari ha comunicato la morte del loro “dolcissimo” cane-eroe, sempre al fianco del suo conduttore, il capo reparto Franco Pinna. Blu, mascotte di tutta la caserma e a pieno titolo pedina fondamentale del Corpo, è morto dopo una breve malattia che non gli ha lasciato scampo. Sono tante le vite da lui salvate nel corso della sua lunga carriera trascorsa assieme ai colleghi della caserma di Cagliari. (Continua a leggere dopo la foto)

Apripista del Nucleo Cinofili dei vigili del fuoco in Sardegna, il labrador ottenne nel centro addestramento di Volpiano, nel Torinese, il brevetto per la ricerca di persone su macerie e superficie, superando brillantemente il corso di abilitazione. “Le sue forti zampe hanno scavato per le speranze dell’uomo” – Ha lavorato in prima fila nel 2008 alla ricerca delle persone scomparse nell’alluvione di Capoterra e l’anno successivo ha partecipato alle ricerche tra le macerie del terremoto a L’Aquila “senza risparmiarsi per giorni e giorni”. (Continua a leggere dopo le foto)


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Nell’Isola, il labrador è stato impiegato in più di cinquanta interventi in occasione di ricerca di persone disperse. “Le sue forti zampe hanno scavato per le speranze dell’uomo”, scrivono dal Comando. Affettuoso il saluto dei suoi colleghi: “Sei stato un eroe e lasci un grande vuoto nel cuore del tuo padrone e nel cuore di tutti i vigili del fuoco”. Ciao Blu, e grazie di tutto: a nome di noi umani.