È la regina delle passerelle, capace di conquistare il mondo sin dal suo esordio nel mondo della moda a soli 20 anni mostrando un corpo stupendo e un viso angelico che hanno mandato in visibilio gli spettatori. Lei, Gisele Bundchen, è la supermodella brasiliana diventata sogno erotico di milioni di uomini. Eppure la sua adolescenza non è stata certo felice. Anzi.
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Sembra incredibile a dirsi, infatti, ma quando si trovava tra i banchi di scuola, la bellissima sudamericana era considerata “la più brutta della classe”. Sì, avete capito bene. Colpa, a giudizio dei suoi ex compagni, dei denti da castaro, di un fisico troppo magro per essere attraente e delle gambe troppo lunghe.
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“Giraffa”, “stuzzicadenti”. Oppure “Olivia”, come la fidanzata di Braccio di Ferro nell’omonimo cartone animato. Questi gli sgradevoli nomignoli che le venivano appioppati tra una lezione e l’altra. “Mia sorella gemella Patricia, che aveva un fisico meno slanciato, era la reginetta dell’istituto. Tutti le andavano dietro mentre io ricevevo pochissima considerazione” ha raccontato Gisele sulle pagine del Daily Mail.
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Addirittura, il primo bacio della modella fu con un ragazzo che “aveva scommesso con gli amici che avrebbe avuto il coraggio di farlo”. Lei, però, senza mai darsi per vinta, aveva iniziato già a sfilare in passerella a soli 14 anni, incurante dei commenti. E oggi, mentre i giornali la descrivono come “una delle donne più belle del mondo”, si prende in silenzio la sua rivincita. Chissà quanti ex compagni di scuola, nel frattempo, si stanno mordendo le mani.