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Era una donna meravigliosa. Dana a causa della sua bellezza è stata bruciata viva da una donna gelosa. Nel tempo ha subito 200 interventi chirurgici, oggi finalmente è felice e ha preso una decisione pazzesca. Ridotta così ecco come è diventata dopo 5 anni (Brava!)

 

Un primato molto duro da portare sulle spalle, ma di cui va fiera. Con Dana Vulin la vita non è stata molto generosa e ha dovuto passare attraverso le forche caudine, prima di potersi dire di stare veramente bene. La 30enne originaria di Perth (Australia) è salita agli onori della cronache qualche anno fa per essere stata la protagonista di una vicenda veramente molto drammatica. Dana è sempre stata una bellissima donna, era serena e in pace con se stessa. Non le mancavano i corteggiatori, ma lei sapeva come gestire al meglio la sua vita, fino a quella tragica sera del 2012. Quella notte maledetta Natalie Dimitrovska, una moglie accecata dalla gelosia ha compiuto un’azione che ha determinato il futuro della Vulin in modo drastico. La donna era convinta che il marito avesse una relazione clandestina con lei. Così per rappresaglia ha dato fuoco alla sua casa. L’incendio che è divampato ha provocato delle ustioni di terzo grado sul 65% del corpo. L’obiettivo della Dimitrovska era distruggere il suo bel viso e, purtroppo il suo piano malato è andato a buon fine. Ma non fino in fondo, perché Dana non è morta. (continua dopo la foto)


Sebbene in vita la Vulin da quel momento ha iniziato un terribile calvario. È stata costretta a sottoporsi a 200 operazioni chirurgiche per ricostruire la pelle, per mesi non è riuscita a muoversi e addirittura ha dovuto indossare una maschera di compressione per più di 2 anni nella speranza di avere di nuovo un volto “normale”. È stato un percorso lungo e difficile e molto doloroso, ma oggi Dana si sente di nuovo più fiduciosa che mai. Ovviamente, i segni sulla pelle ci sono ancora, ma oggi rappresentano il simbolo del fatto che è cresciuta e che è riuscita a superare con forza un periodo drammatico. Anche la giustizia, inoltre, si è schierata dalla sua parte: la Dimitrovska è stata infatti condannata a 17 anni di carcere. (continua dopo le foto)


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Ora Dana ha iniziato un nuovo capitolo della sua vita e ha voluto raccontare la sua storia in un libro dal titolo “Worth Fighting For” in cui vuole dare coraggio a tutte le donne che hanno dovuto subire un abuso così terribile. “Ci speravo ma non avevo mai realmente pensato che sarebbe arrivato il giorno in cui sarei stata di nuovo come la vecchia Dana. Amo il fatto che sono migliorata rispetto a com’ero in passato”, ha spiegato la vittima dell’incidente, che ora riesce a guardarsi di nuovo allo specchio. La donna finalmente apprezza a pieno la sua vita e tutte quelle piccole cose che la rendono felice. È sempre la stessa persona ma affronta le situazione in modo differente. Ogni anno, nell’anniversario dell’incidente, si riunisce con familiari e amici per celebrare il fatto di essere ancora viva.

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