Incredibile tragedia in aeroporto. Sono tante le paure delle persone relative agli aerei, al volare e ai rischi connessi, ma certo in pochi potevano pensare che un episodio del genere potesse provocare la morte di una donna. Non è ancora chiaro come questa persona, che non lavorava nell’aeroporto, sia riuscita ad introdursi in una zona inaccessibile al pubblico.
Le immagini delle telecalere di sicurezza mostrano la donna “entrare in un’area riservata non occupata alle 2:27 di mattina”, ha affermato la polizia. La “sala bagagli non era accessibile al pubblico – le parole del portavoce del dipartimento dei vigili del fuoco – e non è chiaro come ci sia riuscita”. Fatto sta che la donna di 57 anni è rimasta incastrata nel sistema di nastri trasportatori dei bagagli ed è morta.
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L’incidente in aeroporto: come è morta la donna
Il fatto è avvenuto intorno alle 7:45 di giovedì 8 agosto nei pressi del Terminal 5 dello scalo americano Chicago O’Hare International Airport, nell’Illinois. Non è ancora chiaro come e perché la donna sia riuscita ad accedere alla zona non aperta al pubblico, ma a quanto pare è rimasta “impigliata nel sistema di nastri trasportatori utilizzato per spostare i bagagli”. Questa la ricostruzione dei vigili del fuoco secondo ABC News.
La donna, che non è ancora stata identificata, aveva 57 anni. La polizia ha riportato che la donna è riuscita ad “entrare in un’area riservata non occupata alle 2:27 di mattina” tuttavia nessuno se n’è accorto. “Nessuno stava guardando le telecamere di sorveglianza in tempo reale” ha spiegato la portavoce della polizia Nathaniel Blackman. Gli investigatori hanno esaminato il filmato solo dopo che il corpo della donna è stato scoperto cinque ore dopo.
L’intera area del nastro trasportatore dei bagagli è stata dichiarata scena del crimine. Ad indagare è il Dipartimento di polizia di Chicago. Sul corpo della vittima l’ufficio del medico legale della contea di Cook eseguirà l’autopsia nella giornata di oggi venerdì 9 agosto. Sull’episodio non è stata coinvolta l’Amministrazione per la Sicurezza e la Salute sul lavoro in quanto la donna non era una dipendente dell’aeroporto.
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