Una lite tra ex e la principessa finisce sotto sfratto. Ma Sofia Borghese non intende mollare il castello di Tor Crescenza. La data ultima per liberare la dimora è il 29 maggio. E anche quel giorno – come riporta il Corriere della Sera – la principessa promette di resistere all’accerchiamento iniziato dal marito, il conte Fabrizio Sardagna, pronto a qualunque mossa per riconquistare il possesso della sua magione.
Quando l’ufficiale giudiziario ha bussato alle porte del maniero su ordine del giudice Francesco Ranieri per eseguire lo sfratto nei confronti dell’attuale inquilina, la principessa Sofia, lei è rimasta interdetta ma non si è data per vinta. La moglie del conte però non ha voluto saperne di abbandonare la residenza: qui vive da anni dopo la decisione del giudice che cura la causa di separazione di affidarle la gestione del castello per consentirle di crescere il figlio minorenne. L’ufficiale giudiziario ha già anticipato il suo ritorno alla principessa per il 29 maggio, premettendo alla Borghese che in questa circostanza si presenterà accompagnato dalla forza pubblica per portarla via dalla rocca.
La dimora sulla Cassia è famosa anche per essere stata scelta nell’estate del 2010 come “buen ritiro” dall’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi.
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