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Bruciature e umiliazioni, ma i genitori non chiedono scusa. Anzi…

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Sono stati veri atti di bullismo. Ecco perché gli alunni di un liceo di Cuneo sono stati sospesi dalla preside. La decisione è stata presa a seguito di un episodio avvenuto durante una gita di classe a Roma, ripresa con uno smartphone e fatto girare tra il web e whatsapp. Vittima dei bulli un giovane che la sera dei fatti aveva bevuto ed era incosciente (sul suo corpo erano state spente anche delle sigarette). 

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”Quattro ragazzi sono nella stessa stanza e hanno comprato alcolici. Uno di loro ha ‘patito’ l’alcol più degli altri. È in pigiama, – scrive La Stampa – è stanco, vuole dormire. Quando è semi-addormentato viene sottoposto a quelli che, almeno inizialmente, sono solo scherzi. Nella stanza arrivano altri compagni: gli scherzi degenerano. Il ragazzo di 16 anni viene depilato sulle gambe (partecipa anche una ragazza) e bruciato con un accendino. Viene messo in una vasca da bagno e c’è chi gli fa pipì addosso. Poi sapone, nutella, cibo nelle mutande, viene avvolto nella carta igienica. Si mimano gesti sessuali e ci sono risa sguaiate. C’è chi mette la firma e fa disegnini sul suo corpo. Lui è incosciente”. A Cuneo la notizia ha creato scompiglio, ma più dell’episodio ha fatto discutere la difesa a oltranza di alcuni genitori dei bulli che ha innescato tante reazioni. I protagonisti dei gesti, infatti, sono stati puniti dalla preside e dai professori: in totale sono 14 i minorenni sospesi, da 3 a 15 giorni, alcuni hanno 4 in condotta, altri 5. I genitori dei puniti, infatti, si sono ribellati, e un padre ha annunciato di ricorrere contro la sospensione. Increduli i genitori della vittima: ”Chi dice che è uno scherzo non sa nulla. – scrive sempre la Stampa – Ci sono tre video: sono filmati terribili, che un genitore non dovrebbe vedere mai. E c’è un referto medico sulle bruciature sulla gamba destra di mio figlio, oltre alle foto fatte dal professore quando ha visto quelle scritte e quelle bruciature sul suo corpo. Ma le scuse che non sono venute dagli altri genitori e dai ragazzi sono quello che fa più male”.

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