C’è tanta umanità, anche in una società che tende a rendere aridi di spirito. Clarence Blackmon, un 81enne malato di cancro, lo sa bene. Ha chiamato il numero di emergenza americano 911 perché affamato e impossibilitato a muoversi e la sua richiesta di aiuto è stata ascoltata dall’operatore: L'”angelo”non solo gli ha prestato aiuto, ma si è presentato personalmente a casa sua per portargli la busta della spesa.
L’uomo, dimesso di recente dall’ospedale di Fayetteville, in Arkansas, dopo aver trascorso mesi ricoverato per curarsi dalla malattia, è tornato a casa senza alcun tipo di beni di prima necessità e nessuno a cui potersi rivolgere. Affamato ha chiamato il 911: “Ho bisogno di qualcuno che possa andare in un negozio di alimentari a comprarmi del cibo perché ho fame e ho bisogno di mangiare qualcosa”, ha detto. “Qualunque cosa tu possa fare, aiutami. Io non posso fare niente. Non posso andare da nessuna parte. Non riesco ad alzarmi da questa maledetta sedia”.
Un’ora e mezzo più tardi, Marilyn Hinson, l’operatorice con cui aveva parlato, si è presentata alla sua porta con borse piene di cibo e gli ha preparato dei panini al prosciutto. “Aveva fame”, ha detto la signora Hinson. “Sono stato affamata. Non posso sopportare di vedere qualcuno che ha fame”.
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