Stavano dormendo poco prima dello schianto due dei tre piloti del volo Air France 447 Rio de Janeiro-Parigi precipitato nel 2009 nell’oceano Atlantico e l’ultima frase che il capitano pronunciò, rendendosi conto di quanto stava per accadere, fu: “C… stiamo per morire”. Sono alcuni dei dettagli che emergono da un’inchiesta pubblicata da Vanity Fair. I morti furono 228, tra cui sei italiani. Secondo Vanity Fair il giorno prima della tragedia il capitano Marc Dubois trascorse una notte a Rio con la sua amante. “Ho dormito solo un’ora stanotte – disse Dubois ai colleghi prima di lasciare i comandi – non è abbastanza”. Ma anche l’altro pilota, David Robert stava riposando nella stanza vicino alla cabina di pilotaggio. Alla guida dell’aereo era dunque rimasto solo il 32enne Bonin. “La notte del 31 maggio 2009, i piloti del volo 447 di certo non si comportarono bene verso i loro passeggeri” sottolinea Vanity Fair ripercorrendo quello che portò alla tragedia: l’aereo, entrato in una grossa tempesta, perse velocità. A quel punto invece di abbassare il muso dell’aereo per far fronte allo stallo, come avrebbero dovuto fare secondo le normali procedure i piloti, lo sollevarono verso l’alto. Dubois rientrò nella cabina di pilotaggio quando ormai era troppo tardi.