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“Gol di Ramsey, Rip Sinisa”. Attacco senza precedenti a Mihajlovic. La reazione del Bologna

È l’epoca d’oro degli haters. Ma lo sappiamo bene e Umberto Eco ci aveva messo in guardia: “Con i social si da diritto di parola a legioni di imbecilli”. E mai, come in questo periodo, lo avevamo capito tanto bene. L’ultimo ad essere preso di mira è
Sinisa Mihajlovic, malato di leucemia e in questo periodo ricoverato in ospedale per sottoporsi al secondo ciclo di cure. Una pagina Facebook ‘Il calcio ai tempi di WhatsApp’ è stata denunciata dal Bologna alla Polizia postale per i contenuti pubblicati, scatenando anche i commenti più deplorevoli sui social network da parte di coloro che partecipavano alla discussione.

Per fortuna c’è stato anche chi, disgustato da quelle pessime battute fatte sulla pelle del tecnico, ha provveduto a segnalare i post offensivi attirando anche l’attenzione da parte della società rossoblù che ha deciso di adire le vie legali per ottenere provvedimenti nei confronti dei gestori di una community che conta 45mila seguaci (e successivamente chiusa). Cosa c’è scritto sulla pagina? Di tutto. Continua a leggere dopo la foto


A cominciare da ‘Gol di Ramsey, rip Sinisa’, in riferimento alla leggenda della presunta maledizione secondo la quale ogni volta che il gallese va a segno muore un personaggio famoso. Senso dell’humor pessimo e fuori luogo alimentato anche da altre farsi del tipo: ‘il motivo di giocare Bologna-Spal di Venerdì non lo vedo. Forse perché avevano paura che Mihajlovic non arrivasse vivo a domenica? Continua a leggere dopo la foto

O forse perché Sinisa sabato e domenica doveva fare la chemio?’ E ancora ‘Mihajlovic che ha deciso? Presenzierà domenica contro la Roma o c’ha la bua pure stavolta? Visto che ogni volta cambia idea’. Gli insulti a Sinisa Mihajlovic non sono state le ‘uniche perle’ prodotte dai gestori della pagina e poi condivise sui social network. Continua a leggere dopo la foto

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Oltre al tecnico serbo, in passato un trattamento del genere è toccato anche a Davide Astori (morto a marzo dell’anno scorso), Gaetano Scirea (l’ex difensore bianconero che perì in un incidente stradale) e a Bernardo Corradi (ex calciatore, compagno di Elena Santarelli, nel mirino per la grave malattia del figlioletto). Non è mancata la replica da parte dei gestori della pagina Facebook ‘Il calcio ai tempi di WhatsApp’, che hanno risposto così alla valanga di commenti negativi e di minacce subite per quanto pubblicato.

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