Olimpiadi Parigi 2024, ancora polemiche sulla Senna. Dopo la 10 km femminile di nuoto alcune atlete, tra cui le nostre portacolori Ginevra Taddeucci (che ha vinto il bronzo) e Giulia Gabrielleschi, hanno mostrato evidenti segni sul corpo una volta uscite dall’acqua. Nei giorni scorsi aveva tenuto banco il caso di un’atleta belga del triathlon ricoverata in ospedale per una presunta infezione da escherichia coli. Voce poi smentita dalla diretta interessata attraverso una comunicazione ufficiale.
“Gli esami del sangue hanno dimostrato che ho contratto un virus (non E. Coli). Dopo tre giorni di vomito e diarrea, che mi hanno lasciato abbastanza vuoto. Domenica ho finito per aver bisogno di cure mediche più significative e ho trascorso la giornata in clinica. Grazie alle grandi cure mediche dell’equipe medica del Team Belgio e agli incredibili medici e infermieri volontari del Policlinico nel villaggio olimpico, sto gradualmente migliorando e sono tornato a casa in Belgio”.
Olimpiadi, nuove polemiche sulla Senna dopo la 10km di nuoto
“Sono stata curata bene e mi riprenderò. Sono però davvero devastata per la squadra e mi dispiace finire i Giochi in questo modo”. Il suo caso aveva scatenato la protesta del Comitato olimpico belga, che avevano chiesto lo stop alle gare nella Senna. Di sicuro anche la gara di oggi, 8 agosto, lascerà strascichi pesanti.
Le due notatrici italiane, infatti, sono uscite dall’acqua del fiume con graffi vistosi sulle braccia. Il motivo? per vincere la corrente è stato detto loro di nuotare rimanendo il più possibile nei pressi del bordo del fiume. Se ti allargavi anche di 20 centimetri la sentivi bella forte”, hanno detto Taddeucci e Gabrielleschi.
“Anzi a ogni giro lo era sempre di più e in certi punti era impossibile pensare di procedere contro corrente. Anche trovare sempre la posizione giusta ai giri di boa era un’impresa perché tutte cercavano il passaggio corretto, migliore per non finire risucchiati cento metri più giù”. Ma così facendo hanno avuto i graffi sulle braccia: “Ci hanno detto schiacciatevi al muro e ci siamo impigliate in quei rovi”. Insomma, anche gli argini della Senna sembrano diventare un caso oltre alle sue acque poco invitanti.