Morte Sinisa Mihajlovic, le parole della moglie. Il mondo del calcio è non solo è in lutto: il grande campione se n’è andato all’età di 53 anni dopo aver lottato come un leone contro la leucemia. La malattia gli era stata diagnostica nel 2019, a marzo scorso aveva annunciato di doversi sottoporre a un nuovo ciclo di chemioterapia. Venerdì 16 dicembre è arrivata la triste notizia all’Ansa da parte della famiglia. Sinisa lascia la moglie Arianna, sei figli, una nipotina, la mamma e il fratello.
Sono tantissimi i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno arrivando alla famiglia dell’allenatore del Bologna. A cominciare da quello del sindaco del capoluogo emiliano-romagnolo, Matteo Lepore: “L’amarezza è tanta in questo momento. Avevi stabilito con Bologna un legame forte, che andava ben oltre il rapporto sportivo, un legame sancito dal conferimento della cittadinanza onoraria. Una delle più importanti per il nostro Comune. Si discusse molto è vero, ma la scelta arrivò per la profonda connessione emotiva che ci aveva unito a te, proprio a seguito della malattia. Un fatto personale, che hai voluto rendere pubblico ed affrontare con determinazione”.
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Le parole della moglie di Sinisa Mihajlovic
Lo strazio della moglie di Sinisa Mihajlovic, Arianna, è tutto nelle parole utilizzate per comunicare la triste notizia: “La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic”. Seguono i ringrazimenti a medici e infermieri che hanno seguito Sinisa in questi ultimi tempi “con amore e rispetto”.
Anche il Bologna Calcio ovviamente saluta il suo condottiero con un messaggio sul sito ufficiale: “Sinisa Mihajlovic ci ha lasciato oggi, all’età di 53 anni, dopo una lunga e commovente battaglia contro la leucemia. Il Bologna Fc 1909 piange l’allenatore che ha guidato i rossoblù fino allo scorso settembre. Sinisa Mihajlovic era nato a Vukovar il 20 febbraio 1969 e proprio a Bologna aveva iniziato la sua carriera da allenatore nel 2008, dopo i successi da calciatore con le maglie di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. E sulla panchina del Bologna era tornato nel gennaio 2019, conducendo la squadra al decimo posto dopo un’incredibile rincorsa alla salvezza conclusa con 30 punti conquistati nelle 17 partite della sua gestione”.
Anche la politica saluta Sinisa Mihajlovic, Silvia Piccinini, capogruppo regionale M5S, scrive: “Sinisa Mihajlovic è stato un grande combattente. La sua morte per Bologna, che per lui è stata come una seconda casa, è una notizia davvero terribile. Tutti speravamo che alla fine riuscisse a vincere la sua partita più importante, quella contro la leucemia che lo aveva colpito nel 2019 e che era ricomparsa inaspettatamente all’inizio della scorsa primavera. Purtroppo la notizia della sua morte colpisce tutti quelli che lo avevano apprezzato prima come calciatore e allenatore e poi come uomo anche grazie alla grande determinazione e al coraggio con la quale aveva affrontato la malattia. Ai suoi familiari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene va tutta la nostra vicinanza in questo momento così doloroso”.
Il gruppo consiliare di FdI saluta così il campione: “Esprimiamo il più sentito cordoglio per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic, un uomo ed un professionista che a Bologna ha dato tantissimo, dimostrando di essere un esempio per tutti i cittadini, non solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto da quello umano, dimostrando una comportamento e un coraggio esemplari nel condurre la sua battaglia contro la malattia che lo aveva colpito”.
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