È caduto a terra all’improvviso e non ha più ripreso conoscenza. Un malore improvviso, probabilmente un infarto, si è preso la vita del campione mentre faceva quello che amava di più: pedalare in sella alla sua bicicletta. La tragedia si è consumata ieri, durante il Campionato Europeo Gravel sull’Altopiano di Asiago nel Vicentino. Il malore fatale, al terzo chilometro, poco dop la partenza. Immediatamente sono scattati i soccorsi.
Per trentacinque interminabili minuti il personale medico ha tentato di rianimarlo, poi si è dovuto arrendere. Vista la gravità era stato allertato l’elisoccorso dell’ospedale di Trento, ma il velivolo è stato fatto rientrare dopo che era decollato da qualche minuto. Sotto choc l’intero mondo del ciclismo e dello sport.
Asiago, morto a 69 anni il ciclista Silvano Janese: fatale un infarto
Tra strada e mountain bike, aveva vinto tra i cicloamatori dieci Mondiali (l’ultima a fine agosto in Mtb ad Andorra), cinque titoli europei e quaranta tricolori. Era una persona molto conosciuta nel mondo della bicicletta in Trentino ed un riferimento per tutti i ciclisti, anche perché per anni è stato compagno di allenamento di tutti i grandi, da Moser a Simoni.
Un grande cuore quello di Silvano Janes. Un grande cuore che ieri si è fermato, stroncato da un infarto. La notizia ha gettato nello sconforto tutti. In segno di lutto le premiazioni delle categorie elite si sono svolte con i cerimoniali ridotti al minimo, senza inni nazionali e senza festeggiamenti. Nessuna premiazione invece per la categoria master di cui faceva parte Janes.
La bicicletta non è stato il suo primo amore. All’inizio della sua carriera, Janes aveva provato la via del calcio, con un provino andato male, alla Fiorentina, poi l‘inizio sulle due ruote come riabilitazione per un brutto incidente: passione che non ha più abbandonato, soprattutto nel gravel.