Una leggenda dello sport italiano e in particolare dell’atletica leggera. Nella sua carriera ha ottenuto un bronzo olimpico dei 1500 metri ai Giochi di Monaco nel 1972 e per due volte è stata campionessa mondiale di corsa campestre (1973 e 1974). Atleta tra le più rappresentative del mezzofondo azzurro, aveva vestito per 33 volte la maglia della nazionale ed era stata anche primatista del mondo dei 1500 nel 1969. Il mondo dello sport italiano è in lutto.
Si è spenta a 75 anni Paola Pigni, è stata stroncata da un malore improvviso: era dirigente Fidal e Coni. Nella mattinata di venerdì 11 giugno aveva anche partecipato alla cerimonia per la Festa dell’Educazione alimentare nelle scuole nella tenuta presidenziale di Castel Porziano alla quale era presente anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Subito dopo si è sentita male, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio di Roma dove è deceduta.

Come si legge sul sito della Fidal (federazione di atletica leggera), Paola Pigni, nata a Milano il 30 dicembre 1945, ha iniziato come velocista (12.9 nei 100 e 27.0 nei 200 a 16 anni), salendo poi fino ad accasarsi di preferenza nei 1500 metri. Non esita però ad esplorare il fondo, avventurandosi perfino nella maratona, corsa a Roma il 31 dicembre del 1971 (la San Silvestro del Cus Roma) in 3h00:43. Nella Notturna di Milano del 1969 porta a 4:12.4 il record mondiale dei 1500 metri dopo aver superato sul passo l’olandese Maria Gommers (4:15.0).

Sono tempi di rapida evoluzione per il mezzofondo femminile e più tardi, nella stessa stagione, ai campionati Europei di Atene, pur migliorandosi ulteriormente con 4:12.0, deve accontentarsi del terzo posto dietro Jaroslava Jehlicková (4:10.7, nuovo record del mondo) e la stessa Gommers (4:11.9). Paola Pigni ha partecipato ai Giochi Olimpici di Monaco nel 1972: pur migliorando il suo record italiano tre volte nel giro di cinque giorni (4:09.53 in batteria, 4:07.83 in semifinale e 4:02.85 in finale), nella gara decisiva finisce ancora terza, dietro la russa Lyudmila Bragina (4:01.38, nuovo record del mondo) e la tedesca dell’Est Gunhild Hoffmeister (4:02.83).


Paola Pigni è stata un vero e proprio monumento dello sport italiano e viene considerata la pioniera dell’atletica femminile moderna: fisico longilineo (m.1,68 per 55kg.) e dotata di un forte temperamento e una grande determinazione, che l’hanno aiutata nel raggiungere grandi risultati, la mezzofondista milanese è stata il simbolo dell’atletica leggera degli anni ’70.