Altro lutto nel mondo del calcio, è morto all’età di 82 anni Ilario Castagner, ex tecnico e calciatore del Perugia dei miracoli. Lo annuncia il figlio Federico in un post su Facebook. “Oggi se ne è andato il sorriso più bello del calcio italiano. Grazie a tutti i medici e al personale sanitario dell’Ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia che in queste ultime settimane si sono presi cura di lui. Ciao papà…”, ha scritto il figlio.
Castagner è stato il tecnico del Perugia che nel 1974 concluse il campionato da imbattuto, (primo tecnico a riuscirci) classificandosi al secondo posto in classifica dietro al Milan e sfiorando il sogno dello scudetto. L’allenatore di Vittorio Veneto è sempre rimasto molto legato al Perugia, che ha poi allenato anche negli anni Novanta in due occasioni, e alla città dove si era fermato a vivere con la famiglia.
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Lutto nel calcio italiano, morto a 82 anni Ilario Castagner
La sua morte è avvenuta ieri, 18 febbraio, giorno in cui allo stadio dedicato a Renato Curi, che lui allenò, si gioca il derby Perugia-Ternana e che un anno fa aveva perso il suo capitano, Pierluigi Frosio. Castagner in carriera ha inoltre guidato club blasonati come Inter, Lazio e Milan, riportando quest’ultimo in massima serie nella stagione 1982-1983.
Mentre da giocatore era un centravanti, ed ha debuttato da professionista con la maglia della Reggiana nella stagione 1959-1960, in Serie B, la massima categoria raggiunta da calciatore. Scende quindi in Serie C, livello dove prosegue tutto il resto della sua carriera, vestendo per un anno la maglia del Legnano prima di essere notato da Guido Mazzetti, allora allenatore del Parma, che decide di portarlo con sé nella nuova avventura al Perugia, dove Castagner milita per il successivo triennio.
Nell’ultima stagione in Umbria, 1963-1964, l’attaccante coglie il suo miglior risultato personale vincendo con 17 reti la classifica marcatori del girone B di terza serie. Segue poi un altro triennio al Prato, prima di chiudere precocemente la carriera sportiva nel 1969, all’età di ventotto anni, nelle file del Rimini. Dall’agosto 2005 all’ottobre 2006 ricopre la carica di direttore tecnico e presidente onorario del Perugia, club in fase di ricostruzione dopo il fallimento della gestione Gaucci, sotto la presidenza di Vincenzo Silvestrini. Dopo il ritiro intraprende l’attività di commentatore televisivo collaborando dapprima con Telemontecarlo e, in seguito, con Mediaset Premium e Rai Italia.
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