Un episodio tanto assurdo quanto gravissimo si è verificato su un campo da gioco. Un calciatore ha perso tre dita, dopo aver preso da terra ciò che pensava fosse un fumogeno. In realtà era tutt’altro e si è registrata una potente esplosione, che gli ha causato ferite molto serie. Inevitabile il suo ricovero in ospedale nel giorno tra l’altro del suo compleanno. Dalla gioia si è passati in un attimo alla quasi tragedia.
Dopo l’incredibile incidente sul terreno, il calciatore che ha perso tre dita per quello che non era un fumogeno ha esclamato: “Abbiamo ballato e festeggiato insieme la vittoria. All’improvviso ho visto qualcosa che veniva lanciato dagli spalti. Ho pensato a un fumogeno. Ho visto subito il pericolo. Per i miei compagni, ma anche per i tifosi. C’erano dei bambini in giro, non volevo che qualcuno si bruciasse. In una frazione di secondo ho deciso di rimuoverlo”.
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Calciatore perde tre dita in campo per l’esplosione di un petardo
Ma il calciatore poco dopo si è accorto di aver perso tre dita perché ciò che aveva raccolto dall’erba del campo era un potente petardo: “Meno di due secondi dopo è esploso. Ero spaventato a morte, c’era fumo ovunque. Quando il fumo si è diradato, ho visto molto sangue sulla mia mano destra. Mancavano alcune dita. Ho capito subito che la situazione era grave e che non si trattava di un semplice fumogeno quello che avevo raccolto. Il mio indice è completamente scomparso, così come metà del pollice e del medio. Ho subito anche un intervento alle gambe per essere stato colpito dai detriti lanciati. I medici mi hanno detto che forse ci saranno altri interventi da fare e una lunga riabilitazione”.
Ad aver subito queste ferite gravi è stato Fabio Schifano, autore della doppietta nel 4-0 finale della sua squadra belga, il KSCT Menen, che milita nella quarta divisione provinciale C del Belgio. Il forte attaccante, che è stato anche ex campione del mondo di kickboxing, è finito in rianimazione all’ospedale di Bruges. Il presidente del club avversario, SK Zillebeke ha aggiunto: “All’inizio tutti pensavano che fosse un fumogeno, ma poi si è scoperto che in realtà era un Cobra 6. Si tratta di un’arma proibita nel nostro Paese”. E l’autore del gesto, un ragazzo di 21 anni originario di Wevelgem, è stato tratto in arresto dalla polizia ma poi rilasciato.
Schifano era atteso nella serata del 22 ottobre a Milano per seguire la partita di Champions League tra il Milan e il Bruges, ma ovviamente non potrà farlo. Il calciatore 26enne ha comunque perdonato in qualche modo il responsabile: “Gli ho detto che non gli porto rancore e che non deve preoccuparsi troppo. Non voleva fare del male a nessuno, ne sono sicuro. Mi ha detto che non aveva dormito tutta la notte, proprio come me”.