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“Cosa mi ha detto”. Olimpiadi, Angela Carini rompe il silenzio dopo l’incontro con Giorgia Meloni

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Olimpiadi Angela Carini Giorgia Meloni

La giornata del primo agosto è stata caratterizzata dalle polemiche, scoppiate alle Olimpiadi per l’incontro di pugilato tra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif. Quest’ultima, che sarebbe intersessuale con caratteristiche sia femminili che maschili, per molti non avrebbe dovuto partecipare perché troppo forte. L’azzurra si è poi ritirata dopo 45 secondi perché sentiva molto dolore. E lei ha raccontato di aver anche parlato con Giorgia Meloni.

Infatti, alle Olimpiadi Angela Carini ha avuto l’occasione di avere un incontro fisico con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che in quelle ore si era recata a Parigi. La sportiva ha rivelato cosa si sono dette nel faccia a faccia, mentre la stessa premier ha pubblicato una foto di loro e ha voluto scrivere altre parole in favore della giocatrice di boxe.

Leggi anche: “Perché Angela Carini non ha salutato Imane Khelif sul ring”. Olimpiadi, parlano dallo staff azzurro

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Olimpiadi, Angela Carini incontra Giorgia Meloni: “Cosa ci siamo dette”

Parlando di ciò che è accaduto alle Olimpiadi, Angela Carini ha potuto leggere questo messaggio di Giorgia Meloni apparso su X e Instagram: “So che non mollerai, Angela, e so che un giorno guadagnerai con sforzo e sudore quello che meriti. In una competizione finalmente equa“. Poi intervenendo al TG1, la ragazza ha esclamato: “Mi sento abbastanza amareggiata e delusa perché dopo Tokyo ho sacrificato tutta me stessa per essere qui”.

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Poi Carini è scesa nei dettagli sull’incontro con Meloni: “Ho incontrato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, l’ho trovata come una mamma quando incontra una figlia. Si è immedesimata subito in me e mi ha accolta come una figlia. Mi ha guardato negli occhi e mi ha detto ‘non mollare perché oggi tutto questo non dipendeva da te, credi nei tuoi sogni’ e questo mi ha dato una grande forza“.

Una vicenda destinata a creare polemiche anche nei prossimi giorni, ma il Cio ha ribadito che la posizione di Imane Khelif era assolutamente regolare e che quindi poteva partecipare tranquillamente ai Giochi olimpici.


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