Il Napoli piange la scomparsa di uno dei grandi giocatori della sua storia, ex capitano e bandiera della squadra partenopea di cui è stato anche dirigente. A lui si deve l’arrivo in Italia e nella squadra dei biancocelesti del campione argentino Diego Armando Maradona. In questi giorni l’ex campione aveva avuto un peggioramento della sua salute era era stato ricoverato, dove si è spento oggi, mercoledì 13 dicembre 2023.
Nato a San Giovanni a Teduccio, popolare quartiere di Napoli, l’ex calciatore era stato registrato all’anagrafe il 1 gennaio 193 anche se era nato il 26 dicembre del 1942 e in una intervista aveva spiegato il motivo del ritardo nella registrazione in Comune. “Ai tempi della guerra si preferiva dichiarare in ritardo. Essendo classe ’43, mia mamma pensava che sarei partito più tardi”, aveva detto.
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Napoli in lutto, morto l’ex calciatore Antonio Juliano
“È una delle giornate più brutte della storia del Napoli e dei suoi tifosi. Si è spento Antonio Juliano, che per due decenni è stato “il Napoli”. Per coloro che non lo abbiano conosciuto vale la pena farsi raccontare chi sia stato e cosa abbia rappresentato per la nostra città. Ciao, Totonno!”, si legge sull’account ufficiale del Napoli, che con la sua scomparsa ha perso uno dei simboli più nobili e illustri della propria storia.
Antonio Juliano, ex capitano e dirigente degli azzurri, aveva 80 anni ed era ricoverato in ospedale perché gravemente malato. Avrebbe compiuto 81 anni tra due settimane, il 26 dicembre. “Un tipo tosto, persona autentica, con un temperamento da condottiero. Giocava un calcio concreto, senza concedere spazio alla teatralità. Un ‘napoletano atipico’, lo hanno definito, perché era il contrario dello stereotipo partenopeo”, disse qualche tempo fa Dino Zoff, suo compagno di squadra.
Antonio Juliano ha vestito la maglia del Napoli per diciassette stagioni, dal 1961 al 1978, di cui dodici con la fascia di capitano sul braccio. Ha vinto due Coppe Italia (1961-62 e 1975-76), una Coppa delle Alpi (1966) e una Coppa di Lega Italo-Inglese (1976). Ha giocato anche con il Bologna e con la Nazionale, con cui ha conquistato gli Europei nel 1968. Nel corso della sua carriera è stato anche dirigente, sempre a Napoli, dopo il ritiro dal calcio giocato ed è merito suo l’arrivo di Ruud Krol e soprattutto Diego Armando Maradona.