Da lunedì 9 settembre Totò Schillaci ha messo in apprensione il mondo del calcio e la città di Palermo che non ha più lasciato dopo la sua carriera con le maglie di Messina, Juventus, Inter e Jubilo Iwata, in Giappone. Le sue condizioni sono peggiorate qualche giorno fa e ieri il quadro clinico era grave, avevano fanno sapere dal reparto di Pneumologia del Civico di Palermo.
Totò Schillaci ha subito già due interventi per un tumore al colon. La malattia che due anni fa credeva di aver sconfitto, è tornata, rendendo necessario il suo ricovero. Tutti, fra le stanze e i corridoi, sanno che c’è un degente illustre. Ieri un gruppo di tifosi non ha voluto fare mancare il proprio sostegno all’ex attaccante, radunandosi davanti al reparto dove è ricoverato.
“Gravi condizioni”. Calcio italiano in ansia, Totò Schillaci ricoverato d’urgenza in ospedale
Totò Schillaci, dall’ospedale un nuovo bollettino medico: come sta
Ancora più forte è l’ondata di affetto e il sostegno che Schillaci ha ricevuto ricevendo via social, su tutte le piattaforme. Su X #forzatotò e #schillaci sono hashtag fra quelli di maggiore tendenza a livello nazionale. Nella giornata di domenica la famiglia aveva annunciato il nuovo ricovero sui social: “Il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici continuamente notte e giorno. Forza Totò” avevano scritto i familiari su Instagram.
Martedì 10 settembre un nuovo bollettino medico. Arrivano infatti buone notizie dall’ospedale Civico di Palermo dove l’attaccante delle notti magiche di Italia ’90 si trova ricoverato nel reparto di Pneumologia da qualche giorno. “Le condizioni sono in miglioramento – si legge nel comunicato stampa diffuso dall’azienda ospedaliera -. Stanotte si è registrata una aritmia atriale, ben tollerata dal paziente, per cui è stato iniziato un trattamento farmacologico che ha determinato la stabilizzazione della frequenza cardiaca”.
Dalla direzione sanitaria dell’ospedale Civico hanno poi aggiunto: “Le terapie farmacologiche sono valse ad ottenere un miglioramento del compenso respiratorio con riduzione del supporto di ossigeno. Al momento il paziente è vigile, cosciente, con netto miglioramento dello stato ansioso, per cui riposa tranquillo”.