Il ragionier Ugo Fantozzi non potrà che gioire. La sua amata signorina Silvana (già Calboni) è pronta a tornare sulle scene. Non nelle vesti della donna più ambita dell’ufficio sinistri, piuttosto nei panni dell’attrice che le ha prestato volto e voce: Anna Mazzamauro che a 78 anni torna a teatro ed è…nuda. Dal 1 dicembre l’attrice arriva al Teatro Delfino di Milano con il suo spettacolo Nuda e Cruda, da lei scritto con musiche originali di Amedeo Minghi e la regia di Livio Galassi. Uno spettacolo dove esorta il pubblico a spogliarsi dei ricordi cattivi, degli amori sbagliati, dei tabù del sesso, a liberarsi dalla paura della vecchiaia e ad esibire la propria diversità attraverso risate purificatrici. Anna Mazzamauro racconta di sé, della vita e degli esordi cinematografici, prendendo spunto dalla bruttezza. E’ una confessione pubblica in cui la protagonista si spoglia dei suoi complessi, si libera di tutti quei pregiudizi borghesi ricevuti, da cui noi, ipocritamente, pensiamo di essere liberi e che invece rendono questa confessione così forte e dura. (Continua dopo la foto)
Alla domanda “Come ti definisci”, così risponde Anna: “Io sono atipica: brutto vuol dire volgare e sporco. La mia gioia è che dopo anni di crisi adolescenziali di sofferenza nel dover portare il peso dell’atipicità (per gli altri, non per me) ho capito che può essere anche un altro modo di essere belle. Io non ho, né avrò mai il cruccio delle mie colleghe che sono sempre state bellissime e giovanissime e muoiono di dolore perché non lo sono più, rimpastandosi, rimpolpandosi e tirandosi”.
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E ancora: “Per la carità, fanno bene: loro sono state belle e si rifanno tali e io, che faccio? Mi rifaccio brutta un’altra volta?”.Durante lo spettacolo, Anna interpreta personaggi, canta e lascia spazio a improvvisazioni a sorpresa. Insomma, risate assicurate e spunti di riflessione con un’Anna quanto mai ispirati e istrionica.