Trovata morta in casa dal suo manager. Aveva solo 25 anni Sulli, star sudcoreana che era considerata la ribelle del K-pop. All’anagrafe Choi Jin-ri, aveva milioni di fan (6 solo su Instagram). Tutti sconcertati dalla notizia, che ha fatto presto il giro della rete, della sua morte. Per ora, riporta il Corriere della Sera, l’ipotesi più accreditata è quella del suicidio. Sulli era nata il 29 marzo 1994 a Pusan e aveva iniziato la carriera nel mondo dello spettacolo all’età di 11 anni recitando nel film drammatico The Ballad of Seo-dong.
Il successo arriva però 4 anni dopo, quando entra nel gruppo femminile f(x). I video della band conquistano milioni di fan e Sulli si costruisce un’immagine da ragazza modello prestando il viso a molte marche di moda e cosmetici. Poi, nell’agosto del 2015, la decisione di lasciare la band per dedicarsi al cinema. (Continua dopo la foto)
Un passaggio, quello dalla musica al cinema, che coincide con un radicale cambiamento d’immagine: sui social Sulli è sempre più provocante e si mostra in atteggiamenti intimi con il compagno. La cantante e attrice fu anche coinvolta in un’aspra polemica sull’uso del reggiseno, dal momento che in più occasioni si è mostrata a seno scoperto, scatenando polemiche sui social. (Continua dopo la foto)
Poi, pochi mesi fa, il ritorno alla musica con il suo primo album da solista, Goblin. Secondo i media la 25enne soffriva di depressione, attacchi di panico e agorafobia, come lei stessa aveva raccontato in un reality show nel 2018: “Soffro di attacchi di panico da quando ero adolescente… I miei amici più cari mi hanno lasciato cadere, le persone mi hanno ferito, tutto è crollato. Mi sono sentita come se nessuno intorno a me potesse capirmi, ecco perché ho ceduto definitivamente”. (Continua dopo le foto)
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È stato il suo manager a trovarla senza vita al secondo piano di casa sua, a Seoul, alle 3 di notte. Dopo la loro ultima telefonata non riusciva più a rintracciarla, dunque era passato da lei, come scrive il Korea Herald e conferma la BBC. Entrambe le testate scrivono che la polizia sta trattando il caso come suicidio, anche se non è stato trovato alcun biglietto che possa far pensare esplicitamente a un gesto del genere. “Pare che Choi vivesse da sola a casa – ha detto un ufficiale della polizia – Pare che si sia tolta la vita ma sarà un’inchiesta a dirlo, per adesso siamo aperti a ogni possibilità”.