Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Ecco cosa ci faceva nostro padre”. Dopo il coming out di Kevin Spacey, ora a parlare è il fratello Randall che fa delle rivelazioni incredibili sulla loro infanzia e su quello che hanno dovuto subire. Le sue parole sono terrificanti e a proposito dell’attore rivela un altro aspetto finora inedito

 

Il coming out di Kevin Spacey ha generato una serie di reazioni a catena. Ora è emerso che il padre era un “nazista” che ha violentato per anni uno dei figli. La madre dell’attore ne era consapevole. E il futuro due volte premio Oscar decise di fare l’attore per cercare rifugio in una realtà fittizia, alternativa, diversa da quella orribile del suo piccolo mondo reale. Sono le rivelazioni che fa Randall Fowler, fratello maggiore di Spacey (il suo nome d’arte), al quotidiano britannico Daily Mail, aprendo un nuovo squarcio nella vita privata del protagonista di “House of cards” dopo le accuse di molestie sessuali su un ragazzo di 14 anni e il “coming out”, con ulteriore ondata di polemiche, in cui Kevin ha dichiarato per la prima volta di essere gay. “In casa nostra c’erano le tenebre, era un assoluto orrore, che Kevin cercava di rimuovere”, dice il 62enne Fowler al tabloid londinese. Il fratello dell’attore racconta di non avere avuto figli per non trasmettere a loro il “gene da predatore sessuale” del proprio genitore. Di professione autista di limousine nello stato americano dell’Idaho, e nel tempo libero imitatore del cantante Rod Stewart, al quale effettivamente somiglia, Fowler sostiene che suo fratello minore reagì diventando freddo e incapace di provare sentimenti: “Per lui il cinema è stato una fuga dalla realtà”. Fowler descrive le accuse contro Kevin come “inquietanti”. (Continua a leggere dopo la foto)


Nelle dichiarazioni in cui si è scusato per le molestie e ha parlato della propria omosessualità, l’attore ha aggiunto che ora dovrà fare i conti anche con “altre cose” nella propria vita: forse alludendo al difficile rapporto con un padre così brutale che – racconta il fratello – in famiglia lo chiamavano “The creature” (la creatura – nel senso del mostro). Thomas Geoffrey Fowler si iscrisse all’American Nazi Party, il partito nazista americano, quando i figli erano ragazzini. A quel punto cominciò a tagliare i baffi in modo simile a Hitler. “Mi frustava e mi violentava ripetutamente”, ricorda il figlio maggiore, che dice di essere stato profondamente traumatizzato dall’esperienza: “Ho avuto tre matrimoni falliti come conseguenza di quello che ho subito”. Randall afferma che la madre sapeva delle violenze sessuali da lui subite ma non fece niente per intervenire. (Continua a leggere dopo le foto)

{loadposition intext}

Anni dopo, quando infine decise di affrontare l’argomento con lei, la madre reagì con “un silenzio di pietra”. Viceversa Kevin Spacey, almeno nelle sue dichiarazioni pubbliche, ha sempre parlato con grande affetto della propria madre: l’ha ricordata anche durante le celebrazioni che ha avuto a Londra quando ha terminato i suoi cinque anni come direttore dell’Old Vic, il più importante teatro di prosa della capitale britannica. Anche la sorella Julie, la maggiore dei tre figli, subì le violenze del padre e fuggì di casa a 18 anni. Ai figli non era permesso portare a casa amici, affinché non vedessero le foto pornografiche di donne e uomini nudi che il padre attaccava alle pareti. Randall afferma di avere considerato più volte il suicidio e di avere avvertito il padre che, se avesse toccato anche Kevin, lo avrebbe ammazzato. Il padre morì a 68 anni. “Per auto proteggersi, mio fratello ha sempre vissuto in una bolla”.

Ti potrebbe interessare anche: Caso Kevin Spacey, la decisione choc di Netflix. Dopo le accuse di molestie sessuali del protagonista di ‘’House of cards’’, l’azienda diffonde uno sconfortante comunicato stampa: fan subito sul piede di guerra


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure