Simona Ventura, 50 anni compiuti lo scorso 1 aprile, intervistata dalle “sue” Iene, ha approfittato dell’occasione per togliersi i soliti sassolini dalle scarpe. Prima vittima delle sue esternazioni è Mara Venier. La conduttrice torinese ha confermato, ancora una volta, che a lei, ormai sua ex amica, sposata con il padre del suo compagno, non vuole bene. Ma nelle sue parole c’è un po’ di veleno verso chi ha raccolto alcuni dei programmi cha ha condotto a aiutato a rendere grandi?
Per esempio, parla anche di Vittoria Cabello, chiamata a “Quelli che il calcio” dopo di lei. E la punzecchia: “Mi spiace per lei, perché il programma è tracollato”. Tempo fa la Ventura, a “Le invasioni barbariche”, ha parlato di “blatte” e ora ribadisce il concetto: “Io divido le persone in due categorie, quelle perbene e le blatte. Le blatte sono quegli scarafaggi che si nutrono dello sporco degli altri”?. Si riferiva a persone, parole sue, “che si nutrono dei fallimenti altrui”. E ha chiarito: “Non mi riferivo a Mara Venier. Non le voglio bene, ma non c’entrava”.
Ad Alessia Marcuzzi invece ha mandato un bacio e un sentito: “Ti voglio bene”. Poi ha continuato: “Nella vita mi sono fatta più nemici e sono odiata da quelle che vorrebbero essere come me. Le tre presentatrici più brave della tv italiana? Io, Antonella Clerici e Maria De Filippi“. Modestamente… Un ultimo messaggio a Ilary Blasi: “Non lasciare Le Iene”.
Simona Ventura ‘velenosa’: “Ecco la verità sulle donne della tv. Sono tutte…”
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