Che sia un tipo un po’ strano Shia LaBeouf lo sapevamo già, solo lo scorso febbraio fu capace di sfilare sul red carpet del Festival di Berlino con un sacchetto in testa, ma questa volta la “questione” è decisamente più assurda. A raccontarla in un’intervista via e-mail concessa a una giornalista del magazine “Dazed” è stato lo stesso attore americano, protagonista lo scorso a febbraio a Los Angeles di #IAmSorry, il bizzarro show, in cui per cinque giorni ha dovuto restare chiuso in una stanza alla mercé dei visitatori e senza possibilità di reazione, teatro del fattaccio: “Una donna è venuta con il suo ragazzo, che è rimasto fuori dalla porta.”
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“Lei mi ha frustato le gambe per dieci minuti, mi ha spogliato e mi ha stuprato. Poi se n’è andata via, con il rossetto tutto sbavato, dal suo fidanzato, che immagino sia rimasto parecchio sconvolto. È successo quando c’erano centinaia di persone, è stato davvero terribile. Non solo per me, anche per lui”, ha spiegato l’interprete americano rispondendo, a precisa domanda, su quale fosse stato il momento più strano dell’evento.
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LaBeouf era in compagnia della sua fidanzata, l’attrice Mia Goth, conosciuta sul set di “Nymphomayac”, il film-scandalo di Lars von Trier, che, naturalmente, è rimasta molto impressionata: “Questa cosa ha ferito anche lei, perché immagino che la notizia sia corsa veloce tra la gente in fila. Quando è entrata, mi ha chiesto spiegazioni, ma io non potevo parlare, quindi siamo rimasti seduti con questo trauma inspiegato, in silenzio. È stato doloroso, la parte più dura dello show. Ci ha fottuto il giorno di San Valentino”. Ecco il video che spiega, più o meno, quello che succede nel folle show #IAmSorry