Lutto nel teatro e nel cinema. Muore uno dei più grandi maestri del Novecento. Rivoluzionario per le sue regie conosciute in tutto il mondo, il suo ultima lavoro portato in Italia è del 2021 quando gli occhi del maestro e il suo cuore hanno scelto il borgo umbro di Solomeo per presentare in prima assoluta La Tempesta di Shakespeare realizzato con Marie-Hélène Estienne.
Peter Brook muore a 97 anni. Nasce a Londra Chiswick nel 1925. Il padre, Simon Brook, nato in Lettonia da una famiglia di piccoli negozianti, emigrò giovanissimo, nel 1907, a Parigi per motivi politici, seguito dalla ragazza che sarebbe diventata di lì a poco sua moglie, Ida Janson. Entrambi si laurearono in Scienze alla Sorbona di Parigi. Si trasferirono a Liegi e poi a Londra dove iniziarono a lavorare per l’industria bellica. Presero la cittadinanza inglese e l’originale cognome Bryk, già trasformato in Francia in Brouck, divenne definitivamente Brook.
Peter Brook è morto a 97 anni. In lui lo spirito rivoluzionario del teatro
Peter Brook ha trascorso la sua infanzia, con i due genitori e il fratello maggiore Alexis, in un clima familiare abituato a una mentalità liberale e scientifica. Si laurea a Oxford, e il suo incontro con il teatro è casuale. Voleva fare cinema, ma non riuscendo a debuttare, si avvicinò piano piano al palcoscenico. A proposito del teatro, per Peter la creatività nasce da un “impulso informe” privo di tecnica.
Nel 1998 è stata anche pubblicata Threads of Time: Recollections, la sua autobiografia, edita in italiano nel 2001 con il titolo I fili del tempo. Nel 1989 è stato insignito del Premio Europa per il Teatro. Dopo aver messo in scena in lingua inglese The Tragedy of Hamlet, nel teatro Bouffes du Nord, da lui stesso diretto, Peter Brook, nell’estate del 2001, decide di farne anche un adattamento cinematografico. Nel 2002, il già settantasettenne regista britannico, dirigerà il suo settimo, ed attualmente ultimo, film, La tragedia di Amleto.
Le sue ultime regie sono state: Tierno Bokar di Amadou Hampâté Bâ nel 2004 (in scena a febbraio 2005 al Teatro Stabile di Napoli, il Mercadante) e Sizwe Banzi est mort di Athol Fugard, John Kani e Winston Ntshona nel 2006. Nel 2012/2013 ritorna in Italia con The Suit, nuovo adattamento del celebre Costume tratto dal racconto di Can Themba, a Roma, Pistoia, Napoli e Perugia, con adattamento e messa in scena di Marie-Hélène Estienne e Franck Krawczyk, traduzione a cura di Luca Delgado, con gli attori Nonhlanhla Kheswa, Jared McNeill, William Nadylam, Rikki Henry, i musicisti Arthur Astier (chitarra), Raphaël Chambouvet (piano), David Dupuis (tromba), e il disegno luci di Philippe Vialatte.
“Non ti dimenticheremo mai”. Si è spento un grande italiano, i suoi prodotti presenti in ogni casa