“Ho ancora poco tempo a disposizione, voglio fare ancora fare dischi e portare avanti la mia vita com’è oggi”. A distanza di 25 anni dalla sua scomparsa, arriva la testimonianza di un momento cruciale nella vita di Freddie Mercury. Il momento in cui il leader dei Queen ha raccontato agli altri componenti del gruppo d’essere malato di Aids. Situazione che all’esterno si è saputo soltanto alla fine, a pochi giorni dalla sua scomparsa. I dettagli li pubblica in anteprima Yahoo music. In un ristorante, Freddie parla agli altri del gruppo in modo molto diretto. “Guardate, probabilmente avete capito con cosa ho a che fare – dice Freddie Mercury – ho questa cosa e per quanto ne so non c’è nessuna cura. Ho solo un po’ di tempo ancora a disposizione. Voglio avere questa conversazione, voglio portare avanti la mia vita esattamente com’è stata fino a oggi. Voglio fare dischi, non voglio che nessuno lo sappia e non voglio che nessuno ne parli da questo momento in poi. È tutto”. Come Yahoo music riporta, si tratta del racconto di quel momento, da parte del compagno nella band, Brian May. (Continua a leggere dopo la foto)

Un passaggio contenuto in un libro che racconta vita, morte e leggenda dell’indimenticabile cantante dei Queen. S’intitola “Somebody to Love: The Life, Death and Legacy of Freddie Mercury” e scritto da Matt Richards e Mark Langthorne. La malattia del leader dei Queen è stata a lungo tenuta nascosta, nonostante la stampa cercasse di ottenere informazioni sulle condizioni di salute del cantante. Quello in cui svela la malattia è uno dei passaggi di una biografia in cui emerge molto altro dell’artista. “Non ha mai chiesto la simpatia di nessuno – spiega ancora May in un altro passaggio – era una persona molto forte ha sempre voluto avere il controllo del proprio destino”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Sapeva che se lo avesse reso pubblico – continua May – la sua vita sarebbe diventato un circo. Voleva che tutto andasse come al solito, fino alla fine. Non c’era nessun dramma e niente lacrime agli occhi. È stato particolarmente difficile guardare questo incredibile talento, un uomo forte, nel pieno della sua vita, disfarsi lentamente. La sensazione d’impotenza era incredibile”.